Queste le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa:
“Il corso di alta formazione per i dipendenti pubblici in materia ambientale è, nella sua semplicità, un atto rivoluzionario. Sono decenni che si tenta di rafforzare la Pubblica Amministrazione ma non si è mai pensato di implementare le competenze di chi, quotidianamente, ‘porta avanti’ la Pubblica Amministrazione.
La Pubblica Amministrazione va coraggiosamente rafforzata a partire dalle fondamenta: i dipendenti pubblici già in forza nelle nostre Istituzioni. E lo si deve fare attraverso la crescita delle competenze di quelle persone che concorrono al raggiungimento degli obbiettivi della Pubblica Amministrazione.
È stata una precisa volontà politica, la nostra, di valorizzare il capitale umano già presente nelle nostre Istituzioni poiché siamo convinti che il primo passo per l’efficientamento della P.A. comincia dalle persone che hanno esperienza e le cui competenze rafforzate rappresentano la base per il rinnovamento delle pubbliche amministrazioni.
La sentita necessità di un’azione di formazione è dimostrata dall’ampissima partecipazione al corso: ben 130 dipendenti comunali, regionali, provinciali e dei parchi lucani, hanno aderito. Era probabilmente ora che la Regione facesse qualcosa per i propri dipendenti e che aiutasse quegli enti pubblici la cui debolezza finanziaria, oramai cronica, incide sull’organizzazione del personale.
Non si ricorda un evento così partecipato, non abbiamo fatto favoritismi, l’iscrizione è avvenuta attraverso un avviso pubblico, aperto a tutte le amministrazioni locali, senza campanilismi.
Ma la formazione del personale dipendente è solo il primo passo dell’opera di rafforzamento e di efficientamento che stiamo portando avanti per migliorare la pubblica amministrazione. Qualche tempo fa, abbiamo avviato la digitalizzazione dei processi amministrativi e presto partiranno anche quei concorsi che, alla classe politica precedente, hanno fatto sempre paura. E le becere polemiche dei mesi scorsi ne sono state la dimostrazione.
Il rammarico, e non possiamo nasconderlo, è che potevamo essere più veloci. Lo so. Ma è evidente che le regole per i concorsi e il periodo Covid con tutte le sue incertezze non hanno aiutato nella celerità.
Non è un tentativo di giustificazione. È una variabile di fatto che ha rallentato la vita di ciascuno di noi e, quindi, inevitabilmente anche delle Istituzioni. Questo, però, non cambia la svolta impressa da questo governo regionale nell’affrontare i problemi atavici della nostra Basilicata.
Approfittando di questo periodo, che definire problematico è un eufemismo, c’è chi ha provato a sminuire questo percorso, puntando su un gossip che non so quanto sia stato utile alla nostra regione o quanto realmente abbia interessato i cittadini, presi dai problemi quotidiani, se non per fornire loro un po’ di intrattenimento.
Tuttavia ritengo che le azioni di rinnovamento del Presidente Bardi e della maggioranza, in primis del partito che rappresento, non saranno smorzate da questi scarsi tentativi di spostare l’attenzione su critiche inconsistenti.
La consapevolezza di poter e dover fare meglio crea un abisso tra noi e quelli che ci hanno governato prima e che si sono sempre ritenuti infallibili.. La consapevolezza che risolvere i problemi dei lucani è un percorso lungo che necessita di un approccio più fermo.
Ma proprio perché le difficoltà del periodo emergenziale non sono una scusa ma un dato di fatto, è doveroso da parte nostra imprimere una accelerazione al processo di rinascita della Basilicata con azioni concrete.
Sono convinto che, dobbiamo affrontare, senza tentennamenti, le grandi problematiche che anche la pandemia ha accentuato, consapevoli che siamo sulla strada giusta e che in questi due anni abbiamo iniziato un percorso, inciso positivamente su molte questioni, e che dobbiamo proseguire ancora più agguerriti”.