Riceviamo e pubblichiamo un comunicato congiunto dei Parlamentari lucani (MoVimento 5 Stelle) on. Mirella Liuzzi, on. Luciano Cillis, on. Gianluca Rospi, sen. Agnese Gallicchio, sen. Arnaldo Lomuti, sen. Vito Petrocelli:
“È stato approvato il decreto ministeriale (GU Serie Generale n.284 del 04-12-2019) con cui abbiamo aumentato i canoni annui per le concessioni di coltivazioni e stoccaggio nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana.
Prima, per estrarre idrocarburi anche dai nostri territori lucani, si pagava un canone irrisorio di 57 euro al kmq.
Ora, si dovranno pagare 1481 euro al kmq.
Un risultato storico, che determina – per tutte le multinazionali del petrolio – un aumento dei canoni di concessione di oltre 1000 euro al kmq.
Concretizziamo così un lavoro iniziato con il decreto Semplificazioni approvato nel 2019.
Era dal 1998 che le concessioni non venivano aggiornate: per oltre 20 anni i nostri mari e le terre sono stati svenduti nel silenzio dei governi passati.
Da oggi non sarà più così!
Oltre al valore puramente finanziario, questo decreto è l’emblema dell’atteggiamento che il M5S vuole avere contro ogni forma di privilegio.
Del resto, non si può che parlare di privilegio se pensiamo al giro di affari che ruota attorno agli idrocarburi e al petrolio, alla loro raffinazione e soprattutto ai danni ambientali perpetrati nei territori in cui avvengono le estrazioni.
In particolar modo la Basilicata, terra martoriata dalle estrazioni petrolifere tanto è che stiamo lavorando anche ad una serie di altri emendamenti che renderanno sempre più svantaggioso trivellare (anche) il nostro territorio lucano”.