“L’ALTALENA DI ARIANNA NON SI TOCCA!”
Comincia così la lettera a sostegno della petizione lanciata da Federica Di Serio, inviata alla nostra Redazione dai genitori della piccola Arianna, che vuole essere un grido di aiuto rivolto ai cittadini e alle Istituzioni di Palazzo San Gervasio:
“Siamo i genitori della piccola e volevamo far conoscere a più persone la nostra storia.
La petizione è stata proposta dalla sua madrina Federica Di Serio come regalo per la sua felicità.
Arianna ha 7 anni e vive a Palazzo San Gervasio, un piccolo paesino in provincia di Potenza, Basilicata.
È una bambina speciale, è stata amata e desiderata da ancor prima della sua nascita.
È dolcissima, ha i riccioli d’oro, è gentile e buona. Arianna è AUTISTICA.
Non farebbe mai del male, neanche ad un fiorellino staccandolo dal terreno in cui cresce.
Non ama la confusione e i rumori forti, ma ama tantissimo accarezzare il vento dondolando sulla sua adorata altalena.
La sua mamma e il suo papà per renderla felice, qualche anno fa hanno montato un’altalena sull’albero che si trova sul marciapiede adiacente alla porta della sua casa.
Arianna è una bambina autistica non verbale.
Si esprime solo con le espressioni del suo volto e i gesti del suo corpo.
Quando è sulla sua altalena sorride e guarda il mondo che la circonda affascinata, come se quello fosse l’unico momento in cui riesca a percepire la meraviglia della natura, del vento, degli alberi, delle farfalle che le volano intorno e del cinguettio degli uccellini.
Non ha bisogno di bamboline, costruzioni o video giochi per essere felice.
A lei basta solo e soltanto la sua altalena, nella serenità del suo quartiere che tanto ama la bambina dai riccioli d’oro che non parla.
Eppure c’è chi vuole negarle, l’unico strumento che le permette di essere felice.
Il quartiere è sempre stato gioioso, ricco di famiglie con bambini di ogni età e di nonni che durante tutto l’anno o nei mesi estivi, accolgono i loro nipotini per lasciare nei loro cuori i ricordi più belli che avranno della loro infanzia.
Di recente, però, qualcuno ha esposto alle forze dell’ordine la richiesta di rimozione dell’altalena di Arianna, poiché la stessa si trova su suolo pubblico.
Le forze dell’ordine, trattandosi di suolo pubblico, sono costrette nei prossimi giorni a rimuoverla dall’albero.
Anche se l’altalena non si trova su un suolo privato, per lei è fondamentale averla lì.
La piccola ha esigenze particolari, ha necessità di giocare davanti a casa sua perché per qualsiasi esigenza (bagno, eventuali crisi, attacchi di panico) deve poter rientrare nella ‘protezione del suo nido’ come un uccellino durante un forte temporale.
Scrivo queste righe e chiedo la vostra collaborazione, al fine di sensibilizzare la cittadinanza, il Sindaco, gli assessori comunali e la Pubblica Amministrazione, verso questa disabilità, l’autismo (che a quanto pare risulta non essere ancora conosciuta fino in fondo dalle persone), ma prima di tutto verso i bambini.
Sì verso i bambini, perché Arianna prima di essere autistica, è una bambina, una bambina di 7 anni, che come tutti i bambini ha diritto ad un’infanzia felice e serena.
Non spezziamo la sua felicità!
Non tocchiamo la sua altalena”.
Augurandoci che la situazione possa risolversi per il meglio, auspichiamo che l’appello di questi cittadini non cada nel vuoto.