Dalla Giunta Bardi, due le delibere, con annessi avvisi, per rilanciare l’economia lucana.
Il primo, finanziato con 30 milioni di euro, prevede l’assegnazione di un “contributo a fondo perduto per liquidità e ripresa in sicurezza alle microimprese operanti nei settori dell’industria, commercio, artigianato, ristorazione senza somministrazione, servizi alla persona, sport e intrattenimento”.
Il secondo, denominato “Pacchetto turismo Basilicata” e finanziato con 23 milioni di euro, prevede l’assegnazione di un “contributo a fondo perduto per liquidità, ripresa in sicurezza e occupazione per strutture ricettive, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio, tour operator e ristorazione“.
I beneficiari del primo avviso pubblico che prevede un contributo a fondo perduto sono le microimprese (comprese le ditte individuali) le cui attività, per espressa previsione normativa, sono state chiuse dal 12 marzo 2020 e almeno fino al 13 aprile 2020 a causa dei provvedimenti restrittivi emanati dal Governo a seguito dell’emergenza da COVID-19, che operano nei seguenti settori:
- industria;
- artigianato e servizi alla persona;
- commercio e ristorazione senza somministrazione;
- industria culturale, creativa, sportiva e dell’intrattenimento e dei trasporti.
Per ricevere il contributo, inoltre, le microimprese dovranno dimostrate di essere iscritte alla Camera di commercio alla data di presentazione della domanda (con esclusione dei soggetti costituiti e iscritti al Registro delle Imprese dopo il 29/02/2020 oppure già iscritti ma con data di inizio attività posteriore al 29/02/2020), di avere sede legale e operativa in Basilicata dal 29/02/2020 e di essere state costrette a tener chiusa l’attività a causa dell’emergenza COVID-19 a partire dal 12 marzo e fino al 13 aprile 2020.
Il contributo a fondo perduto forfettario per l’anno 2020 è parametrato in funzione al numero di lavoratori occupati a tempo pieno nel 2019 ed iscritti nel libro unico del lavoro dell’impresa (mille euro per le microimprese con 0 addetti, 2 mila euro fino a 5 addetti e 3 mila euro da 6 a 10 addetti), legati all’impresa da forme contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza nel 2019.
Il secondo bando ha lo scopo di sostenere le attività, già operative nel 2019 rientranti nelle seguenti tipologie:
- strutture ricettive alberghiere;
- strutture ricettive extralberghiere;
- strutture ricettive all’aperto;
- stabilimenti balneari, al netto di quelli gestiti direttamente dalle strutture ricettive;
- agenzie di viaggio e turismo, compresi i tour operator, ristorazione con somministrazione.
Per strutture ricettive, stabilimenti balneari e ristorazione il contributo a fondo perduto sarà calcolato in funzione del volume di affari realizzato nell’anno 2019 e potrà variare da un valore minimo di € 2.000,00 e fino ad un massimo di € 110.000,00; per B&B e case vacanze senza partita IVA è riconosciuto un contributo a fondo perduto forfettario pari ad 1.500,00 euro; per agenzie di viaggio e tour operator il contributo a fondo perduto sarà calcolato in funzione del volume di affari, inerente l’attività dell’impresa connessa solo alla sede/ filiali dell’agenzia ubicata/e sul territorio della regione Basilicata, e potrà variare da un valore minimo di € 2.000,00 e fino ad un massimo di € 10.000,00.
Il presidente della Regione, Vito Bardi, commenta:
“La pandemia Covid-19 ha colpito duramente la Basilicata determinando una emergenza economica e sociale che sta producendo risvolti negativi per tutti i settori produttivi con rallentamenti nella produzione, chiusure forzate e interruzioni delle attività.
Intendiamo dare ossigeno alle piccole realtà produttive che a causa dei provvedimenti di contenimento hanno subito la chiusura delle attività con conseguenti problemi di liquidità per coprire i costi di gestione e sostenere le spese per le riaperture in sicurezza.
Il sostegno finanziario a fondo perduto è necessario a garantire un ravvio in sicurezza di quelle attività che rischiano di non poter proprio riaprire, al fine anche di evitare perdita di posti di lavoro.
Queste due delibere impegnano ulteriori 53 milioni di euro a favore del mondo produttivo lucano.
A questi provvedimenti si aggiungono precedenti misure che riguardano: l’erogazione di incentivi per l’adozione di piani di smart working (3 meuro); il potenziamento dei servizi dell’emergenza sanitaria (6 meuro); il sostegno alle attività imprenditoriali socio – assistenziali (9,660 meuro); il Bonus Liberi Professionisti (4 meuro); il fondo ‘Piccoli prestiti il rafforzamento delle micro imprese’ (9,056 meuro); il Fondo Social Card Covid 19 (3,05 meuro); la misura ‘Basilicata assistenza volontaria ai bisognosi’ (301 mila euro alle Caritas Diocesane della Basilicata); l’incremento di 860 mila euro per la realizzazione di quattro Centri di raccolta delle eccedenze alimentari e l’incremento di 3,880 meuro per il fondo destinato ai prestiti alle imprese cooperative.
L’impegno di queste significative risorse rappresenta il segnale concreto che la Regione Basilicata intende lanciare ai lucani in difficoltà per il superamento di questa difficile congiuntura scaturita con il Coronavirus.
Un messaggio chiaro rivolto ai lucani perché nessuno si senta abbandonato dalla giunta Bardi”.
Intanto prosegue il confronto con il mondo delle imprese e le organizzazioni di categoria.