“Il Covid 19 non sparirà con il decreto che farà cessare lo stato di emergenza per questo serve mantenere nelle strutture sanitarie regionali l’attuale livello di attenzione e di impegno per la sanificazione e la pulizia degli ambienti frequentati da lavoratori e cittadini.
Nei prossimi giorni inviteremo la politica e le istituzioni lucane, in particolare il neo assessore regionale alla sanità Francesco Fanelli, ad aprire un tavolo di confronto sul tema”.
Lo annunciano i segretari di Filcams Cgil, Michele Sannazzaro e di Uiltucs Uil, Donato Rosa che sottolineano di aver chiesto più volte alla direzione sanitaria dell’ospedale San Carlo di Potenza un impegno per assicurare la prosecuzione del servizio di sanificazione e pulizia all’interno del nosocomio.
Sannazzaro e Rosa spiegano:
“Abbiamo saputo che il direttore generale ha accolto favorevolmente le nostre richieste esprimendo l’intenzione di prorogare fino a giugno il servizio di sanificazione e pulizia.
Ciò permetterà agli addetti al servizio di mantenere le ore lavorative attuali e, quindi, di non tornare alle 18 ore o, in alcuni casi, alle 14 ore settimanali.
Sarà, inoltre, possibile evitare che i lavoratori assunti a tempo determinato tornino a casa e perdano, dunque, l’occupazione.
Per noi, però, la proroga non basta perché è necessario rendere stabili questi servizi non solo nell’ospedale San Carlo ma in tutte le strutture sanitarie della Regione Basilicata.
Il nostro obiettivo è far comprendere l’importanza della sanificazione negli ospedali dove è fondamentale prevenire eventuali contagi, non solo da Covid 19.
Quando c’è stato il cambio di appalto per il servizio di pulizia all’interno dell’ospedale del capoluogo di regione e del Crob abbiamo subito denunciato che le gare d’appalto avevano previsto il taglio di servizi e ore lavorative.
Le linee guida nazionali indicavano di fare tagli nella sanità proprio nel settore delle pulizie.
Ciò, però, è inaccettabile visto che garantire un alto livello di pulizia e sanificazione significa alzare una prima importante barriera contro il diffondersi di virus.
Su questo anche l’associazione dei medici è d’accordo.
Prevenire eventuali contagi conviene molto di più che curare successivamente pazienti infettatisi all’interno delle strutture sanitarie”.