Dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva:
“Una azione ha coinvolto e unito in una battaglia comune circa 70 giovani agricoltori coinvolti, le associazioni di categoria e l’intero Consiglio regionale.
Ora finalmente e fortunatamente sono stati ascoltati dall’assessore Fanelli.
Ora l’impegno preso deve essere finalizzato dal dipartimento Agricoltura e, soprattutto, mantenuto.
La scommessa sui giovani in generale, e in agricoltura in particolare, tra vecchia e nuova programmazione deve assolutamente continuare nel percorso di modernizzazione del comparto, intrapreso negli scorsi anni, verso l’agricoltura 4.0 e l’organizzazione funzionale al mercato.
Dare un futuro ai giovani che vogliono investire nel lavorare la terra, per rimanere a vivere in Basilicata e generare lavoro a loro volta ci ha visto sempre convinti a perseguire l’obiettivo e, finalmente dopo mesi e mesi, abbiamo ottenuto il sì anche della maggioranza del Consiglio alla mozione da me presentata e quindi allo scorrimento della graduatoria del bando esistente relativo ai giovani agricoltori del PSR Basilicata 2014-2020..
Lo avevamo chiesto, è opportuno ricordarlo, già nel Settembre 2019 con una prima mozione firmata da tutta la minoranza.
Ne ho poi presentata un’altra a Giugno 2020, sperando che venisse discussa in tempi brevi.
Il tempo sembrava passare senza arrivare a conclusione.
Anche dopo la mobilitazione in prima persona dei settanta giovani possibili beneficiari.
Abbiamo scritto all’Assessore, si sono coinvolte le associazioni, si sono fatti incontri ma solo ora la situazione si è sbloccata.
Ora non si perda altro tempo a reperire le risorse necessarie.
A due anni di distanza e dopo una battaglia portata avanti dentro e fuori l’aula del Consiglio regionale, la mozione approvata a maggioranza con 8 voti favorevoli di Fi, FdI, Iv, M5s e Lega e 4 astenuti (Cariello, Quarto, Sileo e Vizziello) il 22 Settembre, nell’ultima seduta consiliare, impegna l’assessore Fanelli e il Presidente Bardi con la sua Giunta, che dovrebbe avere pieni poteri nonostante le dimissioni ‘fantasma’ di Cupparo, a incrementare la dotazione finanziaria per scorrere la graduatoria definitiva della Misura 6.1, in modo da soddisfare almeno coloro che, con 75 punti, non sono stati finanziati per mancanza di fondi.
Le risorse oggi esistono, molte residue e non ancora utilizzate della programmazione 2014-2020.
Continueremo, da parte nostra a monitorare e vigilare sul mantenimento di questi impegni.
Lo dobbiamo ai nostri giovani, lo dobbiamo allo sviluppo della nostra terra di Basilicata nelle sue specifiche vocazioni.
Poi si passi immediatamente alla programmazione dei nuovi bandi, lo scorrimento da solo non basta, occorre continuare nell’opera di recupero del gap creatosi tra le giovani generazioni in agricoltura, dall’ultimo bando ormai risalente al 2018, con in mezzo l’emergenza da pandemia.
Si mettano, e celermente, in campo tutti gli strumenti e le risorse economiche che la transizione del FEASR e la nuova programmazione europea rendono disponibili”.