In data 29 Febbraio 2020 operatori della Volante del Commissariato di Melfi percorrevano la SS 655.
Lungo il tragitto, la loro attenzione veniva attratta da un canale di bonifica proveniente dal vicino fiume Ofanto ed in particolare all’interno di questo canale ad una distanza di circa 300 mt, dove scorgevano una sagoma che sembrava quella di un cane quasi totalmente immerso nell’acqua, ovvero aggrappato strenuamente con le zampe anteriori al bordo in cementa del predetto canale.
Decidevano, pertanto, di avvicinarsi maggiormente per appurare meglio, e si rinveniva un cane di razza Pastore Tedesco che verosimilmente era caduto in acqua e non era più in grado di risalire a causa della ripidità del bordo in cemento.
L’animale sin da subito appariva affaticato, infreddolito, con le zampe sanguinanti e quasi del tutto in balia di una sostenuta corrente che caratterizzava il flusso del corso d’acqua.
Il cane sembrava esausto, oltre che sofferente a causa delle spine che lo affliggevano, rimaneva bloccato e ormai non più raggiungibile nemmeno dagli operatori, per cui preso atto che sarebbe stato impossibile in autonomia poter trarre in salvo l’animale, si allertava personale dei Vigili del Fuoco, i quali sicuramente avrebbero avuto gli strumenti adatti e necessari per gestire e risolvere tale situazione.
Questi ultimi giungevano sul posto repentinamente, e valutata la gravità della situazione in cui ormai l’animale versava, intervenivano recuperando e ponendo materialmente in salvo il cane, pur incontrando non poche difficoltà nella circostanza.
Successivamente gli operatori della Polizia di Stato provvedevano a contattare il medico per le prime cure e successivamente veniva affidato ad un canile.