Il Consiglio regionale ha approvato, all’unanimità, una mozione proposta dai consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Carlucci, Leggieri e Perrino in merito al Piano cave e alla fissazione di un canone per le concessioni dell’attività estrattiva.
Con il documento si impegna il Presidente della Giunta regionale e la Giunta regionale con propri atti e provvedimenti a “Predisporre un Piano cave per la Regione Basilicata, al pari di tante altre Regioni italiane, al fine di rafforzare la tutela del territorio e a stabilire un canone per le concessioni di cava calcolato in proporzione all’attività estrattiva effettuata“.
Con la mozione si evidenzia che “la Basilicata risulta essere una delle Regioni (insieme ad Abruzzo, Molise, Sardegna, Calabria, Friuli Venezia Giulia e provincia di Bolzano) in cui è del tutto assente un Piano Cave“.
Dato questo che “sembrerebbe preoccupante per il pericolo di lasciare tutto il potere decisionale in mano a chi concede l’autorizzazione.
In tal senso è intervenuta anche l’Unione Europea al fine di imporre regole più stringenti e stabilendo che l’apertura di nuove cave deve essere condizionata alla procedura di Valutazione ambientale (tale obbligo in Italia vale soltanto per cave con superficie maggiore di 20 ettari)”.
Con il documento si sottolinea, altresì, che “la Basilicata risulta essere una delle tre Regioni italiane, insieme a Val d’Aosta e Sardegna, che permette il prelievo di qualsiasi tipo di roccia senza che sia stabilito alcun canone per l’estrazione“.