“Servono circa 10 milioni di euro all’agricoltura lucana e la regione è ancora in silenzio.
Abbiamo presentato una proposta di legge per il sostegno alle aziende sul carburante agricolo, sostenibile per il bilancio regionale, se dai fondi per le estrazioni fossimo capaci di ricavare 4.2 milioni di euro.
E potrebbe essere una prima grande opportunità. Condividiamo nella maniera più totale il grido d’allarme sulla crisi senza precedenti che sta vivendo il settore agricolo ed agroalimentare della Basilicata.
Per questo prendiamo l’impegno di fare di tutto perché il Consiglio regionale prenda di petto la situazione: se martedì in Consiglio non verrà eletto l’Ufficio di presidenza chiederemo la convocazione una riunione immediata del Consiglio per l’approvazione del Bilancio regionale senza il quale non possono essere messi in campo strumenti economici a favore del comparto, tra cui quelli da noi proposti.
Impegno assunto stamani all’incontro promosso da Coldiretti a un mese dalla grande manifestazione di marzo sotto la Regione che nonostante le immediate promesse di allora non ha portato a nessuna soluzione”.
Lo dichiarano il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese e il capogruppo di Italia Viva in Regione, Luca Braia che chiariscono:
In questo momento sono a rischio oltre 50 mila posti di lavoro con incertezze enormi per altrettante famiglie e per tantissime aziende storiche.
In un quadro così complesso, il destino dell’agricoltura lucana non può attendere i tempi e le meline della maggioranza regionale. Stiamo vivendo una situazione eccezionale che va affrontata con decisione e soprattutto con la consapevolezza che la politica deve saper fare un passo indietro.
La guerra e l’aumento dei costi delle materie prime stanno mettendo in ginocchio tutta la filiera d’eccellenza dell’agroalimentare della Basilicata.
Il prezzo del cibo rischia di salire alle stelle e si sta configurando una crisi enorme anche per i mangimi con conseguenze che potrebbero essere devastanti.
Davanti a una situazione del genere diciamo basta alle strategie per l’ufficio di presidenza o per chi deve andare in Giunta.
Un mese fa la maggioranza e il presidente della Regione Bardi intervenendo alla manifestazione della Coldiretti avevano promesso interventi rapidi. Sono passate settimane ma non si è concretizzato nulla e l’Agricoltura rischia di ‘morire’ definitivamente.
Ora basta, non c’è più tempo da perdere. Noi faremo tutto in nostro potere perché arrivino gli aiuti necessari”.