A partire da oggi e fino al 5 aprile, come stabilito dal Governo, tutto il territorio nazionale sarà “Zona rossa”.
Sul modello delle festività natalizie, anche la Pasqua vedrà gli italiani fare i conti con nuove restrizioni.
Ecco nel dettaglio cosa si può fare e cosa no.
- Permessi gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate, solo una volta al giorno e tra le ore 5:00 e le 22:00 (quindi rispettando il coprifuoco), restando all’interno della propria regione.
- Niente picnic fuoriporta: gli spostamenti saranno consenti solo per motivi di lavoro, salute o comprovata necessità, con l’unica deroga sulle citate visite ad amici e parenti, che però devono avvenire all’interno delle abitazioni.
- Per l’attività sportiva e motoria non cambia nulla. Quest’ultima è consentita solo in forma individuale, nel rispetto del distanziamento, nei pressi della propria abitazione.
L’attività sportiva può essere praticata nel proprio comune, dalle 5:00 alle 22:00, in forma individuale e all’aperto e mantenendo la distanza interpersonale di due metri.
È però permesso, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento, come la corsa o il ciclismo, entrare in un altro Comune “purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza”, come precisano le Faq del Governo
- Niente pranzi e cene fuori. Restano chiusi bar, ristoranti e locali, che però possono effettuare attività di consegna a domicilio senza limiti di orario e di asporto fino alle 22:00 (fino alle 18:0nel caso dei bar), a patto che il consumo non avvenga sul posto o nelle vicinanze.
- Possibile effettuare il pranzo di Pasqua con amici o parenti. Anche se a numero ristretto.
Nel corso delle giornate di Pasqua è infatti consentito uno spostamento al giorno, in ambito regionale, per raggiungere una sola abitazione di amici o parenti, nella fascia oraria dalle 5:00 alle 22:00.
Ma attenzione: lo spostamento può avvenire solo in due adulti, accompagnati dai figli al di sotto dei 14 anni e dalle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.
Incontrando persone non conviventi viene consigliato l’uso della mascherina anche all’interno delle abitazioni e il distanziamento.
- Chiusi anche barbieri e parrucchieri.
- Aperti molti altri esercizi commerciali: alimentari, tabaccherie, ferramenta, edicole, farmacie, profumerie, lavanderie, negozi di ottica, negozi di intimo e di biancheria per la casa, negozi per abbigliamento di bambini, negozi di giocattoli.
- A Pasqua sarà possibile andare a messa, sempre portando con sé l’autocertificazione, e optando per le chiese vicine alla propria residenza o al proprio domicilio.
Le entrate in chiesa saranno comunque sempre contingentate, come, naturalmente, rimarrà obbligatorio indossare la mascherina e rispettare la distanza di sicurezza.
Il venerdì santo, invece, la celebrazione della Passione sarà svolta in tutte le sue parti.
La veglia pasquale potrà essere celebrata ma in un orario compatibile con le limitazioni imposte dal coprifuoco e sempre evitando di dare luogo a processioni o assembramenti.
- Dal 16 gennaio si è autorizzati a raggiungere le seconde case, anche fuori regione.
Ci si può spostare solo in una casa di proprietà o in affitto a lungo termine, con contratto stipulato prima del 14 gennaio 2021.
Sono escluse le locazioni brevi non soggette a registrazione.
La casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente e vi si può recare unicamente lo stretto nucleo familiare. La veridicità delle autocertificazioni sarà oggetto di controlli successivi.
Alcune regioni hanno introdotto restrizioni al raggiungimento della seconda casa. Per fare qualche esempio Sardegna, Toscana, Marche, Valle d’Aosta e Alto Adige non consentono ingressi verso le seconde case ai non residenti. Campania e Puglia vietano anche gli spostamenti dal comune di residenza, domicilio o dimora abituale verso le seconde case che si trovano nella regione.
In Liguria vige il divieto di recarsi nelle seconde case sia in ambito regionale, sia per i non residenti che arrivano da fuori regione.
- Un genitore separato può spostarsi fra regioni e anche all’estero per raggiungere i figli minorenni presso l’affidatario, o per condurli presso di sé. Per lo spostamento si deve scegliere il tragitto più breve, rispettando le misure sanitarie in atto e le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o in base a quanto concordato tra i genitori.