Lo scorrimento della terza graduatoria del Bando sottomisura 6.1 “Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori” del PSR 2014-2020 (FEASR) che tiene fuori circa 90 aziende è stato sollecitato in un incontro (in videoconferenza) promosso da Cia-Agricoltori, Agia, Donne in Campo, Aiel al quale hanno partecipato in collegamento una cinquantina di giovani di varie zone della regione.
Nella videoconferenza con il presidente nazionale Agia, Stefano Francia, è stato sostenuto:
“Al centro della richiesta il mantenimento di un impegno istituzionale assunto con l’approvazione della Misura secondo cui in caso di residui o nuove disponibilità si sarebbe proceduto a finanziare il maggiore numero di domande presentate.
In proposito è stato evidenziato che su circa 150 domande posizionate in graduatoria con 75 punti ne sono state finanziate solo 60 perché i criteri prevedono che, in caso di parità di punteggio, sia finanziato il più giovane d’età.
Un meccanismo che i giovani e i dirigenti delle organizzazioni del sistema Cia respingono e considerano penalizzante e del tutto incomprensibile.
Si tratta di istanze tutte coerenti con i requisiti del Regolamento 2220/20 transitorio che se non saranno finanziate resteranno definitivamente fuori con una forte esposizione finanziaria in quanto i giovani imprenditori hanno proceduto a proprie spese a realizzare gli investimenti in base al piano aziendale.
La videoconferenza è stata l’occasione per una valutazione della situazione di attività dei circa 600 giovani che tra il 2014 e il 2020 hanno utilizzato queste provvidenze.
Tra le proposte emerse:
- correggere la griglia dei criteri di selezione in alcuni punti non adeguata;
- inserire un sostegno tramite preventivo riparto del budget fra primo insediamento e subentri;
- considerare un criterio principe il piano di sviluppo aziendale agganciato a tre fattori innovazione, ampliamento fondiario giornate di lavoro e occupazione.
Su queste basi CIA e AGIA, DONNE IN CAMPO TURISOO VERDE E AIEL invitano Assessore e Dipartimento Agricoltura a procedere sia allo scorrimento delle graduatorie che a predisporre il nuovo bando.
Tutto questo rappresenta una scelta lungimirante e investimenti di prospettiva che eleva la qualità della programmazione e qualifica la spesa”.