I Carabinieri della Compagnia di Melfi (PZ), con l’ausilio di militari dipendenti delle Stazioni di Barile e Rapolla (PZ), hanno arrestato in flagranza di reato un 48enne di Taranto, responsabile di minacce, lesioni gravi nei confronti della compagna, 41enne delle medesima provincia, e resistenza a un pubblico ufficiale.
Nel dettaglio, i militari, nell’ambito di servizi serali di controllo del territorio, allertati da una segnalazione telefonica pervenuta al Numero Unico di Emergenza 112 dell’Arma da parte della vittima, la quale denunciava di essere stata sequestrata e aggredita dal compagno, utilizzando il servizio di geolocalizzazione attivata dall’operatore della Centrale Operativa, hanno individuato il luogo dell’aggressione in una zona rurale del comune di Barile, lungo la SS 658.
Il pronto intervento sul posto dei Carabinieri ha permesso di individuare la donna, sanguinante, con chiari segni delle percosse patite al volto e sul corpo, che era riuscita ad allontanarsi brevemente dal luogo in cui si trovava il soggetto.
A breve distanza, alla guida, in macchina, quest’ultimo è stato individuato e fermato nel mentre tentava di raggiungere la donna, in evidente stato di alterazione psico-fisica, derivante dall’assunzione di bevande alcoliche, tanto da assumere subito dopo atteggiamenti aggressivi e poco collaborativi nei confronti degli operanti, attuando una forma di resistenza nel mentre gli stessi stavano compiendo gli accertamenti del caso.
La vittima, dopo i primi soccorsi, con l’ausilio di personale sanitario del “118”, è stata trasportata presso l’ospedale di Melfi, ove le sono state riscontrate lesioni guaribili in 30 giorni, salvo complicazioni.
Le prime indagini dei Carabinieri, una volta che è stata dimessa la malcapitata, hanno consentito di stabilire come il dramma vissuto si sia verificato in un periodo di relax per entrambi, in Basilicata, che da pochi mesi hanno intrecciato una relazione sentimentale.
L’attività dei militari è stata provvidenziale e risolutiva, così da interrompere l’azione violenta dell’aggressore, originata da futili motivi, così da evitare che la stessa portasse a conseguenze ulteriori e più gravi.
Il soggetto, tra l’altro gravato da analoghi forme di reato contro la persona, all’esito delle investigazioni, è stato arrestato ed associato alla Casa Circondariale di Melfi.
Quanto descritto costituisce l’ennesimo grave episodio in cui, ancora una volta, l’operato dei Carabinieri è stato tempestivo ed efficace.
A tal proposito si rinnova quanto suggerito nel tempo, con riferimento a quest’ultimo caso, vale a dire, in situazioni analoghe, informare prontamente i Carabinieri, utilizzando il NUE 112 di pronto intervento, od anche rivolgendosi direttamente ai numerosi presidi territoriali del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, distribuiti capillarmente nei 100 comuni del potentino, così da consentire di predisporre rapide risposte in momenti così delicati.
Ricordando anche che, in siffatte occasioni, come pure stabilito dalle modifiche normative che hanno interessato lo specifico settore, generalmente racchiuse nel termine “Codice Rosso”, i Carabinieri, in accordo con l’Autorità Giudiziaria, potrebbero adottare celermente specifiche ulteriori misure a protezione e sostegno delle vittime di tali condotte delittuose.