Basilicata, dopo gli ex Rmi e ex Tsi novità anche per i lavoratori Lsu: i dettagli

Per consentire la prosecuzione dell’attività lavorativa degli Lsu cosiddetti “autofinanziati” (pagati con risorse della Regione), la Giunta regionale ha previsto un fondo specifico di 800mila euro.

Lo ha comunicato l’assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro Francesco Cupparo in una lettera ai sindaci dei 28 Comuni che gestiscono progetti Lsu, ai quali si aggiungono circa 15 pagati con fondi specifici ministeriali.

Aggiunge l’assessore:

“La previsione finanziaria consentirà la copertura degli oneri derivanti dalla prosecuzione dell’esperienza lavorativa per tutto il 2025.

L’adozione della deliberazione di giunta sarà conseguente all’approvazione del bilancio di previsione pluriennale 2025-2027.

Come è avvenuto per i lavoratori ex Rmi e ex Tsi, l’impegno della Giunta è quello di superare la condizione di precarietà dei lavoratori Lsu condividendo con i Comuni e gli enti pubblici che li utilizzano soluzioni più idonee.

Si tratta di una platea di 109 lavoratori che svolgono attività per servizi che risultano importanti per i cittadini, sopperendo alle note carenze delle piante organiche comunali, e che si è andata assottigliando rispetto ai 250 del 2019.

Una situazione che si protrae da troppi anni e che richiede una ricognizione delle unità e degli enti utilizzatori, al fine di affrontare in va definitiva, anche attraverso misure del Ministero del Lavoro, la questione della stabilizzazione”.