Ecco il messaggio della Presidente ANPI sezione di Melfi (PZ), Anna Martino, in ricordo di Arianna Tetta, giovanissima melfitana rimasta vittima di un incendio nella città di Rimini:
“Cara Arianna,
la notizia del dramma che hai vissuto e che ti ha portata via da noi ci lascia tutti profondamente colpiti.
Nessuno avrebbe mai immaginato di dover commentare questa terribile tragedia che in un attimo ti ha strappato a noi.
Tutti abbiamo conosciuto la tua grande voglia di costruirti un futuro, i tuoi sogni, le tue tante passioni e soprattutto la grande sfida a mettercela tutta per trovare un lavoro e rendere orgogliose tutte le persone che ti amavano.
Forse questo tanto desiderato lavoro ora l’avevi trovato, lontano da casa, dai tuoi affetti, dal tuo paese.
E anche in questa nuova realtà sono bastati pochi mesi per farti apprezzare per le tue capacità, per la tua tenacia, per la tua semplicità ed anche per il tuo immediato inserimento e attiva collaborazione nella comunità dei lucani a Rimini.
La tua è la storia di una ragazza meridionale che per vivere, armata di determinazione, speranza di farcela e forza di volontà, è stata costretta a trasferirsi al nord.
È sconfortante vedere tanti paesi privati della vivace presenza dei giovani.
È scoraggiante vedere le tante famiglie rassegnate che assistono alle partenze dei propri figli per cercare fortuna e lavoro altrove.
Giovani che studiano, si diplomano, si laureano, fanno master, corsi di specializzazione, ottengono dei contratti lavorativi a tempo determinato, sottopagati e poi licenziati.
Sono i cervelli in fuga dal sud, giovani che, dopo anni di studi e di sacrifici, sono pronti ad affrontare ‘I viaggi della speranza’.
È un fenomeno drammatico, una piaga per il Paese, anche se ormai colpevolmente se ne parla sempre meno e con risultati pari a zero.
Arianna Tetta è stata una vittima di questo fenomeno.
Arianna, pur di raggiungere il suo sogno, ha cercato di superare l’impatto con la nuova realtà sicuramente molto difficoltoso e doloroso e certamente ha vissuto momenti di smarrimento causati dalla lontananza e dalla solitudine.
Ora i suoi sogni si sono spenti tragicamente, tra le fiamme di un residence della città che l’aveva accolta.
Questa tragica scomparsa sia da monito per tutti noi, per le istituzioni e per tutte le forze sociali e politiche e per quanti hanno il compito, la responsabilità, il dovere di decidere.
La Costituzione italiana all’art. 4 recita: ‘La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto’.
La nostra non sarà mai una società libera e giusta se costringe un giovane, un cittadino a cercare il lavoro, magari precario, lontano dal proprio ambiente, dai propri affetti.
Di queste ingiustizie spesso parlavi, cara Arianna, e sognavi un mondo migliore.
Anche per questo mancherai a tutti noi, agli amici di sempre e a quelli conosciuti da poco.
Mancherà soprattutto il tuo modo di vedere la vita e di affrontare il mondo.
Questi tuoi principi saranno motivo per un impegno futuro, individuale e collettivo, così come il ricordo della tua giovane vita, tragicamente strappata alla nostra comunità, non ci abbandonerà mai.
Ciao Arianna”.