“La firma dell’Accordo del Programma di Coesione per la Regione Basilicata oggi alla presenza del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, proietta la Basilicata in un perimetro amministrativo e finanziario chiaro e definito, che permetterà da subito di proseguire il lavoro fatto”.
È il commento dell’assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, presente a Potenza, alla firma dell’Accordo di coesione con la Regione Basilicata da parte del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del ministro per il Sud, Raffaele Fitto.
Aggiunge Latronico:
“Il tema della rigenerazione economica e territoriale dei piccoli comuni lucani, posti per lo più in aree periferiche o ultraperiferiche, ha già rappresentato una priorità strategica su cui la Regione Basilicata ha concentrato sforzi amministrativi e finanziari destinando un finanziamento di oltre 18 Milioni di euro al Programma Borghi.
Il rilancio dei borghi, insieme con la tutela e la valorizzazione dei patrimoni immobiliari e dei beni culturali dei centri urbani e il recupero e la riqualificazione dei patrimoni abbandonati nelle aree rurali sono parte integrante delle azioni prioritarie individuate dal Piano strategico regionale della Basilicata.
Si tratta di uno sforzo straordinario da parte della Regione Basilicata, teso a premiare progetti maturi, che hanno colto l’obiettivo di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento di piccoli borghi storici caratterizzati da una significativa marginalità economica e sociale.
Il filo rosso di questi interventi è rappresentato dalla volontà di aiutare questi territori ‘minori’ a essere riabitati e a ristabilire i diritti di cittadinanza.
Non è soltanto un fatto legato alla promozione turistica e culturale di questi territori.
Questi luoghi sono chiamati, oggi ancor di più, a svolgere un ruolo decisivo nella risposta alle sfide poste dalle crisi climatica e pandemica; dalle politiche di mitigazione legate alle opportunità offerte dall’economia circolare a quelle di adattamento necessarie per continuare ad assicurare l’erogazione di servizi ecosistemici, fino alla costruzione di nuovi equilibri territoriali e sociali capaci di innalzare il livello di anti-fragilità delle nostre società.
Con un tentativo di stimolare il protagonismo dei territori, dei gruppi di azione locali, degli operatori culturali e imprenditori locali e di potenziali investitori.
Borghi, paesi e paesaggio lucano rappresentano gli assi portanti della strategia trasversale di sviluppo posta al centro dei diversi strumenti di programmazione.
Tra tutti, FSC e Fondo di rotazione, con una dotazione di circa 1 miliardo di euro, destinati prioritariamente a sostenere la competitività del tessuto imprenditoriale regionale (oltre 158 M€), la tutela e gestione degli ecosistemi e risorse naturali (oltre 138 M€), alla riqualificazione urbana (134 M€) e la transizione energetica (86 M€).
Circa la metà della dotazione finanziaria a disposizione della Basilicata, tra FSC e fondo di rotazione sarà destinata a consolidare il precedente impegno politico e istituzionale sulle grandi questioni centrali per il futuro della nostra regione: transizione energetica e decarbonizzazione, tenuta dei piccoli comuni, tutela delle matrici e qualità ambientali”.
(In copertina: immagine di repertorio).