Venosa è una perla rara del nord della Basilicata.
Come fosse una fonte rigogliosa, disseta l’intero Vulture-Melfese di musica e poesia, grazie ai suoi “figli” Carlo Gesualdo e Orazio, e lo inebria con il vino lucano per eccellenza, l’Aglianico.
Un vino dal colore rosso rubino intenso, con riflessi granati, profumo delicato di frutti neri maturi, sapore inconfondibile, sapido e armonico.
Un dono prezioso che ci ha fatto la natura e che una tra le più rinomate aziende vinicole del sud Italia, la Cantina di Venosa, ha saputo apprezzare e valorizzare.
Cantina di Venosa fu costituita nel 1957 da 27 soci promotori, divenuti con il tempo 400, grazie alla volontà, alla costanza e alla capacità di aggregazione di un gruppo affiatato di viticoltori, provenienti da tutto il Vulture-Melfese.
Ovviamente dietro c’è un notevole impegno: Cantina di Venosa ricopre una superficie di circa 800 ettari e dispone di impianti all’avanguardia, ben integrati a tecnica, amore, cura e rispetto per la tradizione.
L’azienda è attenta alle operazioni di vendemmia, alla selezione delle uve migliori, alle fasi di macerazione, fermentazione e affinamento.
Raffinatezza e delicatezza, sia nel gusto che nel profumo, contraddistinguono la sua uva, che riposa in carati di rovere, francesi e della Slavonia, per ottenere Aglianico di qualità eccellente a confermare il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata.
Non a caso, anche quest’anno, la Cantina di Venosa è entrata nella guida dei migliori vini italiani.
Stiamo parlando del volume “Vitae 2022”, realizzato dall’Associazione Italiana Sommelier (AIS), in cui sono riportate le migliori etichette, in rappresentanza di migliaia di cantine.
L’Associazione Italiana Sommelier ogni anno degusta i vini e ne individua uno per ogni regione, ovvero il top del top.
Il Matematico, per quest’anno, è così salito tra i 20 vini selezionati e, ovviamente, in rappresentanza della Basilicata.
Si tratta di un grandissimo riconoscimento, assegnato da un vero e proprio esercito di degustatori che hanno preso in analisi campioni provenienti da tutta la Penisola.
Eugenio Tropeano Orsi (Presidente AIS Basilicata) e Daniele Scapicchio (Delegato Provinciale AIS Vulture, Alto Bradano) hanno infatti consegnato a Cantina di Venosa il Premio tastewine per il vino MATEMATICO.
A ricevere questo prestigioso premio, che l’Associazione Italiana Sommelier conferisce a chi ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati, sono stati il Presidente di Cantina di Venosa Francesco Perillo, il Direttore Commerciale Antonio Teora e l’Enologo Donato Gentile.
Frutto di una grande vendemmia, il Matematico rappresenta un altro grande vino rosso della Cantina di Venosa.
Ottenuto da uve Merlot e Aglianico, affina in Barrique Francesi per circa sei mesi.
Nel calice è così possibile gustare un vino superbo e di grandissimo livello qualitativo, generoso, che ci accoglie nei suoi vasti profumi.
Un bouquet olfattivo complesso e profondo, dove i sentori di frutta scura matura, quali lampone, marasca, prugna secca e ciliegia, sono arricchiti dai terziari di vaniglia, pepe bianco e tabacco.
Il palato è morbido e corposo, caldo e avvolgente, fine ed elegante nella trama tannica, equilibrato e di lunga persistenza.
A questo successo e ad altri della Cantina di Venosa si aggiungono:
- Le Guide de L’Espresso 2020 hanno collocato il Verbo, Aglianico del Vulture 2017, tra i Migliori Vini sotto i 15 euro;
- ORO al Merano WineFestival 2019 con il Verbo, Aglianico Del Vulture 2017 DOC;
- ORO all’Asia Wine Trophy 2019 con il Verbo, Aglianico Del Vulture 2017 DOC;
- grandi apprezzamenti al ProWein CHINA di Shangai, la Più Grande Fiera Internazionale del 2020;
- collocazione nella “Top 20″ (11° posto – primo nel Sud Italia) delle Cantine Cooperative Italia 2019, in occasione del Premio WEINWIRTSCHAFT (rivista più famosa in Germania di vini internazionali);
- riconoscimento, a livello europeo, come azienda “green”, ecosostenibile. La sua predilezione per il fotovoltaico e per le maestranze locali, abbassa l’impatto ambientale, così come l’utilizzo di materiali riciclabili e biodegradabili: dalla carta al vetro; dalle colle vegetali per gli imballaggi ai tappi in canna da zucchero e sughero.
Facciamo i complimenti alla Cantina di Venosa che continua a portare alto il nome del nostro Vulture in tutto il mondo grazie alla qualità dei suoi prodotti e grazie ai nostri ragazzi, menti e talenti brillanti della nostra amata Basilicata.