“Un utile ed importante momento di confronto sui lavori portati avanti dal Coordinamento delle Commissioni e degli Osservatori regionali per il contrasto della criminalità e la promozione della legalità, con l’esame delle principali attività in programma per il 2022 ma, soprattutto, l’occasione per condividere strategie e informazioni sulle risposte da dare alle sfide mafiose con personalità di spicco, quali:
- il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho,
- il Procuratore Aggiunto Maria Vittoria De Simone,
- il Sostituto Procuratore Francesco Del Bene“.
Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata Cicala, nella veste di Presidente del Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità a margine dell’incontro tra il Coordinamento delle Commissioni e degli Osservatori regionali per il contrasto della criminalità e la promozione della legalità della Conferenza e la Direzione Nazionale Antimafia, tenutosi nel primo pomeriggio di oggi a Roma:
“L’obiettivo del Coordinamento, come è stato evidenziato nel corso dell’incontro è quello di armonizzare, per quanto possibile, le legislazioni regionali sulla prevenzione e sul contrasto alle criminalità organizzate e sulla diffusione della cultura della legalità.
Un impegno osservato in Basilicata con l’approvazione, negli ultimi mesi dell’anno, della risoluzione “Liberi di scegliere”, della proposta di legge al Parlamento di modifica e integrazione del Codice dei contratti e, ancora, della proposta di legge “Interventi per la valorizzazione e il riutilizzo dei beni ed aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e di quella che prevede l’istituzione dell’Osservatorio regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di stampo mafioso”.
Un lavoro quello del Coordinamento, portato avanti con grande attenzione e che, nonostante la situazione legata all’emergenza sanitaria, ha fatto registrare diversi incontri con la Commissione Antimafia delle Regioni Toscana, Umbria e Veneto e un’audizione presso la Commissione Parlamentare d’Inchiesta.
Forte il nostro impegno per far sì che il rapporto di collaborazione, condivisione e dialogo tra le Istituzioni che abbiamo l’onore e l’onere di rappresentare su tematiche che interessano le nostre regioni siano potenziati, al fine di offrire maggiori strumenti tesi a contrastare con sempre maggiore vigore i fenomeni mafiosi, e per lo sviluppo di una cultura della legalità, elemento essenziale per la crescita dell’Italia“.