Cia-Agricoltori Italiani esprime grande soddisfazione per la decisione del Governo di inserire nella legge di Bilancio 2020 la norma che estende al settore agricolo gli incentivi fiscali per l’acquisto di beni strumentali materiali ed immateriali, come già previsto dal piano nazionale Industria 4.0, ai quali si aggiunge un fondo per l’innovazione di 5 milioni di euro.
Ecco quanto si sottolinea in un una nota:
“Si pensi solo agli effetti positivi in Basilicata per la sostituzione di trattori, attrezzature e macchine per trasformazione dei prodotti agricoli con mezzi più moderni, tecnologici e a bassa emissione CO2.
L’organizzazione di categoria evidenzia che la principale causa di infortunio sul lavoro nelle aziende agricole lucane, con numerose morti, resta il ribaltamento del trattore (con il 72 per cento dei casi) seguita, con il 12 per cento, dagli investimenti con mezzi agricoli, soprattutto a causa di un parco di automezzi agricoli vecchio e obsoleto, oppure di non adeguata preparazione alla guida del trattore”.
La Cia da tempo ha proposto un provvedimento per la rottamazione dei vecchi automezzi agricoli e di aiuti per l’acquisto di automezzi nuovi, per svecchiare un parco macchine complessivo da 1,5 milioni di trattori con un’età media di 25 anni che si rinnova a un tasso di 20mila unità all’anno.
Il mercato interno è in costante declino mentre aumenta la vendita dell’usato, complici anche le difficoltà di accesso agli incentivi europei dei Piani regionali di sviluppo rurale.
La proposta risponde anche al tema della sicurezza del lavoro agricolo e della continua evoluzione della normativa in materia.
Con il nuovo provvedimento nazionale vengono premiate la determinazione e la perseveranza di Cia, che ha sempre rivendicato la necessità di estendere per equità anche al settore agricolo gli incentivi Industria 4.0, misura strategica per la politica imprenditoriale del Paese.
Per ottenere questo risultato è stato altamente positivo il dialogo di Cia con i Ministeri competenti, in special modo quello dello Sviluppo Economico, che nell’interlocuzione politica e tecnica ha dimostrato competenza, visione strategica e capacità di ascolto, tali da valutare con attenzione le proposte di revisione di un testo normativo che originariamente non contemplava, in modo adeguato, le imprese agricole.
La misura consentirà di recuperare parte dell’investimento dell’azienda con il riconoscimento di un credito d’imposta a immediata compensazione del carico contributivo per l’agricoltore”.