Basilicata: in arrivo oltre 1 milione di euro per contenere un grave problema di salute pubblica. Ecco i dettagli

“Le infezioni correlate all’assistenza ospedaliera, le cosiddette ICA, rappresentano un grave problema di salute a livello mondiale, oltre che una vecchia criticità del nostro sistema sanitario regionale e che può essere efficacemente contenuta grazie alle risorse, pari a più di 1,2 milioni di euro, destinate alla Basilicata dalla Mission 6 del Pnrr.”

E’ quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale della Lega di Basilicata Giovanni Vizziello che aggiunge:

Ogni anno in Italia sono circa 7000 le persone che muoiono a causa delle infezioni ospedaliere, che quindi fanno più morti degli incidenti stradali e generano rilevanti costi aggiuntivi a carico dei sistemi sanitari, sia in termini di risarcimenti erogati al verificarsi delle complicanze infettive connesse alla degenza ospedaliera, sia in termini di maggiori giornate di ospedalizzazione cui sono costretti quanti incappano in infezioni durante il ricovero in ospedale.

La Basilicata, purtroppo, non è immune da tale fenomeno, come dimostrano i dati fatti registrare dalle nostre strutture ospedaliere soprattutto negli anni scorsi e come ha evidenziato recentemente la pandemia di Covid, dal momento che le stesse strutture sanitarie possono contribuire alla diffusione delle infezioni, danneggiando non solo i pazienti ma anche il personale sanitario e i visitatori, se non si presta la dovuta attenzione alla prevenzione e al controllo delle infezioni.

Recentemente l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato che almeno il 50% delle infezioni ospedaliere può essere prevenuto, attraverso buone pratiche che vanno dal semplice e corretto lavaggio delle mani, all’utilizzo responsabile degli antibiotici, dall’efficace sterilizzazione dello strumentario chirurgico, all’adozione di efficaci sistemi di decontaminazione e di disinfezione in grado di mettere in sicurezza i siti ospedalieri.

Non meno importante la formazione e l’istruzione degli operatori sanitari in tema di infezioni da organismi farmacoresistenti, cui è espressamente dedicato il finanziamento messo a disposizione della nostra regione e che occorre sfruttare al meglio per porre fine alla tristissima condizione di chi entra in ospedale per curarsi e ne esce, quando va bene, con una infezione più grave della malattia per cui si era ricoverato”.