Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei presenti in Aula al momento del voto (Fi, Lega, Idea, M5s, Bp e Fdi) la proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri Bellettieri, Acito e Piro (Forza Italia) su “Norme in materia di tutela e prevenzione dei rischi di caduta dall’alto”.
Si legge nella relazione:
“La legge mira a diffondere la cultura della prevenzione dei rischi di infortunio su tutte le attività che si svolgono in quota ad un’altezza superiore ai due metri. Ogni anno si verifica, purtroppo, un numero considerevole di infortuni sul lavoro, soprattutto in ambito edilizio, per cadute dall’alto le cui conseguenze sono spesso mortali o causano gravissime inabilità permanenti, così come certificato dai dati Inail 2018.
Obiettivo della legge un approccio orientato soprattutto alla prevenzione attraverso la predisposizione di idonee misure di protezione finalizzate a fronteggiare i rischi di caduta, adottando, ad esempio, sistemi di accesso o di ancoraggio, cosiddette ‘Linee vita’ o altri dispositivi di protezione collettiva e individuale contro le cadute dall’alto e per lavorare in condizioni di sicurezza.
Il legislatore nazionale ha posto le basi normative con il dlgs 81/2008 ma la Regione nell’ambito delle proprie materie di competenza sancite dall’articolo 117 della Costituzione, può dotarsi di un testo che regolarizzi la posizione dei lavoratori anche, e soprattutto, verso quei progetti che hanno bisogno di autorizzazione della pubblica amministrazione per la loro realizzazione.
La documentazione sulla corretta installazione del sistema di ancoraggio sarà propedeutica per il rilascio delle autorizzazioni previste dalla normativa vigente, al fine di scoraggiare qualunque forma di rischio per le cadute da piani elevati.
La legge non prevede nuovi oneri a carico delle casse regionali”.
Il progetto normativo è stato illustrato in aula dai consiglieri Bellettieri e Acito (Fi).
Il consigliere di Forza Italia, Vincenzo Acito, evidenzia:
“Approvata la proposta di legge ‘Norme in materia di tutela e prevenzione dei rischi di caduta dall’alto’, presentata dai consiglieri Gerardo Bellettieri, Vincenzo Acito e Francesco Piro del Gruppo Consiliare ‘Forza Italia – Berlusconi per Bardi’, e discussa nel corso del Consiglio regionale di questo pomeriggio. Un provvedimento specifico che mira alla tutela dei lavoratori, nella fattispecie del settore edile, che svolgono attività ad altezza superiore ai due metri, che si era reso necessario per garantire la sicurezza sui cantieri a tutela dei lavoratori.
La proposta di legge approvata mira a diffondere la cultura della prevenzione per i rischi di infortunio sulle attività edili cantieristiche svolte ad un’altezza superiore ai due metri.
Questa norma nasce in considerazione del numero considerevole di infortuni sul lavoro, in ambito edilizio, per cadute dall’alto, con conseguenze mortali o di gravi inabilità permanenti, come certificato da dati Inail 2018. Spesso questi incidenti sono da imputare alla scarsa informazione e formazione degli operatori, alla superficiale valutazione dei rischi da parte di committente e progettisti, su cui ricade però la responsabilità degli interventi da realizzare in quota.
A queste cause va aggiunto anche il dato che, in presenza di lavori di piccola entità, spesso i privati scelgano di realizzare i lavori in proprio, e senza l’ausilio di ditte preposte, quindi senza alcuna messa in sicurezza.
A tutela dei lavoratori, ed in conseguenza delle loro famiglie, si è voluta proporre una legge che imponga una maggiore attenzione alla prevenzione, anche nella materia giuridica.
La norma nazionale assoggetta le imprese al decreto legislativo n.81/2008 ‘Testo unico della Sicurezza’ con cui si sono poste basi normative importanti, ma la Regione, nell’ambito delle proprie materie di competenza sancite da art.117 della Costituzione, intende dotarsi di un testo che regolarizzi la posizione dei lavoratori e quei soggetti che necessitano l’autorizzazione della pubblica amministrazione per l’esecuzione di opere di costruzione e/o consolidamento.
La norma nasce con un approccio mirato, nello specifico, alla prevenzione dei rischi di caduta, con predisposizione di misure di protezione e l’adozione di sistemi di accesso o ancoraggio, le così dette ‘linee vita’, o disposizioni di protezione collettiva e individuale contro le cadute dall’alto, per consentire ai lavoratori di operare in condizioni di assoluta sicurezza.
Le disposizioni e gli obblighi di legge avranno valore per le nuove costruzioni, la manutenzione ordinaria o straordinaria di coperture, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, mentre restano esclusi gli interventi che presentano un’altezza inferiore o uguale a 2 metri rispetto al suolo.
Sarà quindi indispensabile dimostrare il rispetto fattuale della nuova normativa, con la opportuna documentazione, al fine di vedersi riconosciuta l’autorizzazione a procedere per i lavori edili con le caratteristiche specificate e chiarite dal testo di legge.
Si è poi reso necessario integrare le tutele già previste nel Dgs 81/2008, uniformandole su tutto il territorio regionale.
Questo si accompagnerà ad una azione di formazione degli operai, per maggiore consapevolezza di committenti, datori di lavoro e progettisti.
Nel testo presentato viene stabilito in 90 giorni il termine di adozione del regolamento attuativo previsto dalla legge.
La nuova legge approvata non comporta oneri finanziari a carico del bilancio regionale, compreso il regolamento attuativo, trattandosi di disposizioni di natura ordinamentale”.