Il quarto congresso del Psi della Basilicata si è concluso con la riconferma del segretario uscente Livio Valvano, firmatario della sola mozione presentata, denominata “La Basilicata che vorrei”.
“Di qui si passa!” è lo slogan scelto dai dirigenti socialisti per il congresso, che si è tenuto oggi al Park Hotel di Potenza, nell’anno in cui il Psi italiano festeggia il 125esimo anniversario dalla sua fondazione.
Con la rielezione di Valvano, il Psi lucano si dimostra unito, compatto e pronto ad affrontare la sfida delle prossime elezioni regionali del 2018.
Nella sua relazione Livio Valvano si è soffermato su temi fondamentali per lo sviluppo del territorio, mettendo in risalto il ruolo che il partito dovrà continuare ad avere sullo scacchiere regionale. Petrolio, impresa, industria, lavoro, automotive e Matera 2019, ma anche welfare e povertà, sanità, infrastrutture, ambiente e diritti civili sono solo alcune delle tematiche di stretta attualità che hanno contraddistinto il discorso del segretario regionale. Con una grande attenzione, naturalmente, alla riflessione politica.
Ha detto Valvano:
“Celebriamo un congresso che ci collega alle prossime elezioni regionali. Si parte di qua per costruire la nuova proposta politico-programmatica per la Basilicata con un partito compatto. Serve una nuova legge elettorale che dia garanzia di rappresentanza a tutti i territori. Potrebbe andare nella giusta direzione una norma che preveda i collegi e garantisca parità di genere. Lanciamo anche l’idea del limite dei due mandati consecutivi per i consiglieri regionali e l’incompatibilità tra la funzione di consigliere e quella di assessore.
In Basilicata siamo la seconda forza del centrosinistra lucano.
Il dato è ancora più positivo se lo si considera in termini di valori assoluti, visto che la lista socialista è stata l’unica a far registrare un incremento di voti. Ma è finita la grande alleanza del centrosinistra del 1995.
Ed oggi potrebbe essere l’occasione per mobilitare proposte politiche che non trovavano spazio in una desueta architettura geografica e correntizia, eccessivamente personalizzata.
Riteniamo positiva l’esperienza di governo in atto, ma restiamo guardinghi.
Ancora una volta saremo alleati intorno a un ambizioso programma di governo che misureremo con una serie di iniziative, tra cui le primarie delle idee per la Basilicata. Intendiamo costruire una coalizione ampia e coesa che superi le divisioni oggi fin troppo visibili.
Faremo ogni sforzo possibile per aprire e includere l’intera area socialista, sull’esperienza delle elezioni provinciali, per costruire un polo socialista, liberale, laico e riformista, che vada oltre il Psi e coinvolga oltre che gli ambientalisti, i radicali e i movimenti che vorranno partecipare a un progetto di governo per la Basilicata.
La prospettiva è il centro-sinistra unito, senza preclusioni, nessuna forza politica esclusa ma, sia chiaro, senza veti”.