Nella giornata di ieri 4 Aprile 2022, la Polizia Penitenziaria del carcere di Melfi (PZ), dopo un’attenta e capillare indagine, con l’ausilio del Personale di Polizia Penitenziaria del Reparto, coadiuvati egregiamente dal Comandante di Reparto e dal Coordinatore dei Reparti Alta Sicurezza, ha rinvenuto in una stanza della 4° Sezione, abilmente occultato in una bomboletta del gas del fornello vuota e modificata, n°1 micro telefono cellulare funzionante, completo di carica batteria, cavetto USB e spillo per rimozione Sim-Card.
La Polizia Penitenziaria in servizio come sempre ha mostrato eccezionale professionalità e scrupolosa attenzione nell’espletamento dei compiti affidati.
Dichiarano Leo Beneduci, Segretario Generale O.S.A.P.P. e Giuseppe Cappiello Vice Segretario Regionale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria):
“L’OSAPP da tempo denuncia aggressioni verbali, offese e altro perpetrati ai danni del personale di Polizia Penitenziaria in tutti gli Istituti della Penisola, senza parlare che oramai si lavora senza organico e senza mezzi adeguati al rinvenimento di apparecchiature telefoniche, ed è solo invece oggi, come nei mesi scorsi, che solo grazie alla prontezza del medesimo personale si è evitato e si sta evitando che la Casa Circondariale di Melfi divenga un centro telefonico pubblico, chiaramente “illecito” trasformando l’istituto penitenziario in una sorta di “Call Center”.
Pleonastico rammentare che il personale di Polizia Penitenziaria di Melfi opera in condizioni estreme per la gravissima e nota carenza di organico e nonostante ciò, i pochi agenti presenti hanno portato a termine i propri compiti istituzionali con spirito di abnegazione e senso del dovere.
Riteniamo sia giunta l’ora che la Ministra Cartabia e il nuovo del Capo del D.A.P. (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) prendano e adottino i doverosi e giusti adempimenti a riguardo, così da fare in modo che la Polizia Penitenziaria abbia i giusti mezzi e le giuste norme per poter espletare al meglio i propri compiti istituzionali, così da interrompere i contatti “illeciti” con l’esterno della criminalità organizzata.
L’OSAPP esprime vivo apprezzamento ai poliziotti intervenuti, eroi silenti nel quotidiano per la brillante operazione di cui si sono resi protagonisti oggi e nel passato nella sempre più problematica struttura”.