Basilicata: muore un giovane immigrato, in rivolta un centinaio di residenti del Centro di permanenza per rimpatri. Ecco quanto accaduto

Nel pomeriggio di ieri è morto per arresto cardiaco un giovane immigrato.

Come spiega Asp Basilicata in un comunicato a seguito di questo decesso avvenuto presso il Cpr di Palazzo San Gervasio, “si sarebbe avuta una reazione violenta da parte degli altri residenti che avrebbero appiccato il fuoco a quattro moduli.

Allertata immediatamente la Direzione Asp, sono state fatte confluire sul posto cinque ambulanze dell’area nord e l’elisoccorso per intervenire opportunamente nel caso in cui si scatenassero disordini.

Le operazioni sono coordinate dal direttore del Deu 118 Libero Mileti in costante contatto sia con l’Azienda Sanitaria di Potenza che con la Prefettura del capoluogo.

Informato dei fatti anche l’Assessore alla Salute e Politiche della Persona Cosimo Latronico che è in costante contatto con il Direttore Generale Asp Antonello Maraldo.

Sul posto una sessantina tra agenti della Polizia di Stato competente per il Cpr e personale del centro, impegnati a tenere a bada un centinaio di rivoltosi.

Il Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza 118 ha sottolineato ‘la tempestività dell’intervento nel tentativo di salvare il giovane e che, strategicamente si è messa in moto una macchina dei soccorsi pronta ad intervenire nel caso in cui la rivolta avesse avuto conseguenze.

Allo stesso modo ha funzionato la collaborazione tra le strutture sanitarie, con i Medici di Continuità Assistenziale di zona pronte ad intervenire al posto delle ambulanze nel caso in cui ci fossero contemporaneamente pazienti da soccorrere a domicilio e da non ospedalizzare’.

Il giovane diciannovenne proveniente dall’Africa, sarebbe deceduto nel tardo pomeriggio per un arresto cardiaco sulle cui cause farà chiarezza l’esame autoptico.

La situazione all’interno del CPR al momento è tornata sotto controllo”.