Questa mattina nella sede del Comando Regione Carabinieri Forestale ”Basilicata” a Potenza il Comandante, colonnello Angelo Vita, ha illustrato i risultati ottenuti nel 2022 dalla specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri.
Attività operativa 2022 – i dati generali
Notevoli sono stati i risultati raggiunti.
Le pattuglie forestali hanno svolto in regione più di 55.000 controlli, in vari settori, per una media di circa 150 al giorno, e sono state controllate quasi 20.000 persone.
Più specificamente sul fronte del contrasto ai crimini ambientali, durante l’attività operativa sono stati perseguiti 817 reati ambientali che hanno portato alla denuncia di 580 persone ed a 85 sequestri penali.
Sempre sul fronte ambientale, molto importante è stata anche l’attività di contrasto alle violazioni di natura amministrativa: sono stati contestati quasi 2.000 illeciti con un importo complessivo dipiù di 600.000 €, per la massima parte introiti destinati alla Regione Basilicata.
I settori tradizionali dei Carabinieri Forestali
I settori tradizionali di operatività della specialità forestale hanno continuato a rappresentare il core business dell’attività.
Infatti, sono stati svolti 13.627 controlli in tema di utilizzazione boschive, pascolo illegale, attività venatoria ed antibracconaggio, con particolare riguardo, in questo caso, alla tutela dell’avifauna migratoria.
In tali settori sono stati denunciate circa 90 persone e sono state elevate quasi 1000 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 140.000€.
Come negli anni precedenti, è proseguita l’attività di contrasto agli incendi boschivi.
Particolare riguardo è stato rivolto alla prevenzione.
Oltre all’ordinaria attività delle pattuglie forestali, dal 15 giugno al 30 settembre è stato attivato l’hot spot antincendio boschivo nella zona di Maratea, che è consistito in un rafforzamento del pattugliamento nell’area, con particolare attenzione alle zone più a rischio, in primisgli assi viari di maggiore importanza.
L’attività operativa, unitamente alle migliori condizioni meteorologiche avutesi nella seconda parte della stagione estiva, ha determinato la totale assenza di incendi nella zona, fenomeno che non si registrava da numerosi anni.
Sul fronte investigativo, l’attività è stata intensa ed efficace.
Si è svolta sia con metodi investigativi tradizionali che con attività tecnica specifica, in particolare attraverso l’utilizzazione del Metodo delle Evidenze Fisiche (MEF), una procedura specifica sviluppata in ambito universitario e finalizzata alla ricerca del punto di innesco degli incendi.
Fino al 31 dicembre 2022 sono state denunciate per incendio 34 persone, ed altre attività investigative sono ancora in corso.
Sempre in tema di incendi, le pattuglie forestali sono state inoltre impegnate anche nell’attività di perimetrazione delle aree percorse dal fuoco, che è utilizzata per la redazione del catasto incendi da parte dei Comuni lucani, ed è dunque necessaria all’apposizione dei vincoli territoriali previsti dalla legge, quali ad esempio il divieto di pascolo, di caccia e di edificazione.
Il risultato di questa attività ha consentito di valutare l’andamento della stagione incendi 2022.
I dati sul numero degli incendi e sulla superficie boscata percorsa dal fuoco restano più o meno nella media degli ultimi 8 anni, anche se resta alta la superfice media percorsa da incendio (12,05 ettari ad incendio).
La situazione è molto peggiore in provincia di Matera, a causa soprattutto all’andamento meteorologico della stagione, caratterizzata da precipitazioni nella seconda metà dell’estate, in cui il fenomeno degli incendi è generalmente più virulento nella provincia di Potenza.
Le campagne di controllo regionali
Sono state svolte 5 campagne di controllo in ambito territoriale.
In tema di tutela della fauna, si è concentrata l’attenzione sull’uccellaggione dell’avifauna migratoria, pratica purtroppo assai diffusa.
Nei mesi del passo primaverile ed autunnale sono stati predisposti specifici controlli nelle zone interessate, dai quali sono scaturite 12 notizie di reato e 10 sequestri.
In tema di tutela della flora, sono state controllate le fide pascolo su terreni di proprietà pubblica.
In questo settore sono state denunciate 2 persone ed elevate 27 sanzioni amministrative.
In tema di rifiuti sono state svolte due campagne di controllo.
La prima ha riguardato i rifiuti da demolizione, per i quali, su ben 384 controlli sono state denunciate 32 persone e sono state elevate 22 sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di circa € 43mila.
La seconda ha riguardato lo smaltimento degli pneumatici fuori uso, per cui sono state controllate 103 aziende, di cui 7 sono state sanzionate per illecita gestione.
Infine, come ogni anno si sono svolti controlli sull’uso degli shoppers.
L’uso di buste biodegradabili e compostabili rappresentano uno strumento indispensabile per la diminuzione della plastica in circolazione.
L’azione dei Carabinieri forestali negli anni ha contribuito alla diffusione del loro utilizzo nel rispetto della normativa vigente, per cui non è stata riscontrata alcuna violazione nei 172 esercizi controllati.
La tutela della biodiversità
Intensa è stata anche l’attività di tutela della biodiversità.
Con il servizio CON.ECO.FORsi monitora annualmente lo stato di salute delle foreste europee.
In Basilicata sono presenti 9 aree di saggio in cui si misurano alcuni parametri fondamentali per verificare lo stato ecologico delle piante.
Nei mesi estivi del 2022 è stato registrato sulle specie più igrofile un marcato disseccamento fogliare dovuto a stress fisico, imputabile alla eccessiva siccità, e dunque in ultima analisi al cambiamento climatico.
Con il progetto Apincittà, di cui la citta di Matera è capofila in Italia, è stato installato nella pertinenza della Stazione forestale un apiario, con quadruplice finalità:
- quella della protezione dell’ape italiana, specie autoctona della nostra penisola;
- quella del monitoraggio della qualità ambientale cittadina, effettuata attraverso l’analisi del miele alla ricerca di eventuali elementi inquinanti, quali metalli pesanti;
- quella della mappatura della biodiversità vegetale, col fine di progettare in modo razionale il verde urbano;
- ed infine quella di educazione ambientale, attraverso lezioni didattiche agli alunni delle scuole elementari.
Soprattutto nei parchi nazionali, con i reparti della specialità forestale dedicati alla tutela di queste aree protette, si è svolta un’intensa attività di monitoraggio ambientale.
Il Reparto Carabinieri Parco del Pollino ha svolto il monitoraggio della trota mediterranea, all’interno del progetto “Life Streams”, mentre il Reparto Carabinieri Val d’Agri-Lagonegrese, nell’ambito del progetto nazionale “Life Egyptian Vulture”, in collaborazione con ISPRA, è stato impegnato nel monitoraggio del Grifone e del capovaccaio, due specie che hanno scelto di nidificare all’interno dell’area parco.
Entrambi i Reparti sono stati poi impegnati nel rilievo dei danni prodotti dalla presenza del lupo e del cinghiale.
Il Reparto Carabinieri Parco del Pollino ha anche monitorato e controllato l’intera attività di selecontrollo del cinghiale, che si è conclusa con l’abbattimento selettivo di 2.712 capi, di cui 1475 nel versante lucano.
Interessante è stata anche l’attività di controllo del territorio svolta dal Reparto Parco del Pollino con pattuglie a cavallo dedicate, soprattutto nelle aree difficilmente raggiungibili.
Aggregato al Reparto Parco del Pollino è anche il nucleo Cinofilo Antiveleno, che opera sul territorio dell’Italia meridionale utilizzando cani sottoposti ad un intenso addestramento finalizzato alla ricerca di bocconi e carcasse avvelenati. Nel 2022 sono state svolte circa 53 ispezioni.
Per ultimo, i Reparti Parco si sono contraddistinti anche per l’attività di soccorso di persone in difficoltà in montagna, con 21 interventi nell’arco dell’anno.
L’educazione ambientale
In occasione della “Giornata Nazionale degli Alberi”, il 21 novembre, e nel giorno successivo, le stazioni forestali hanno visitato 78 scuole in regione ed hanno messo a dimora circa 150 piantine, per lo più di specie autoctone.
Allo stesso tempo sono state svolte lezioni di educazione ambientale che hanno visto coinvolti circa 4300 studenti.
L’attività di educazione ambientale è continuata per tutto l’anno con le stesse modalità a cura del Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Potenza, ed ha interessato circa 3000 alunni nell’ambito del progetto “un albero per il futuro”, ed altri 1.800 con il progetto “l’albero di Falcone”, che prevede la messa a dimora di una talea del famoso ‘’Ficus macrophilla columnaris magnoleides’’ presente nei pressi della casa del magistrato ucciso dalla mafia. Tutte le piantine sono georeferenziate e vanno a costituire un bosco virtuale della legalità, visionabile sul sito unalberoperilfuturo.rgpbio.it.
Sempre nell’ambito della “Giornata Nazionale degli Alberi”, si è sviluppato a livello nazionale il progetto “Alberi: linfa della citta” col quale in alcuni capoluoghi di regione è stato promosso il recupero di aree degradate e di frontiera.
Nella città di Potenza, in collaborazione con l’Amministrazione comunale ed il Consorzio di Bonifica, è stata attrezzata un’area nel quartiere Bucaletto, con la messa a dimora di piantine e l’arredo con panche e tavoli realizzati dalle maestranze forestali,per favorire la socialità.
L’educazione ambientale è continuata con altre molteplici iniziative messe in campo dal Reparto Carabinieri per la Biodiversità, quali la Giornata mondiale della biodiversità – riserva amica, nella quale sono state effettuate visite guidate nella riserva antropologica “i Pisconi”, la Notte bianca della diversità nella riserva naturale antropologica “M. Croccia”, La befana della Biodiversità, nella quale sono stati offerti dei doni ai piccoli pazienti dell’Ospedale San Carlo in occasione dell’Epifania, e numerose altre giornate ecologiche.
Anche per l’anno 2022, dunque, l’attività dei Carabinieri Forestali è continuata nel segno dell’impegno, della dedizione e della competenza con l’obiettivo di tutelare l’ambiente e la biodiversità lucani.
Ragguardevoli sono i risultati sul piano della prevenzione, del contrasto ai crimini ambientali, del monitoraggio e dell’educazione ambientale, come esprimono i dati appena riportati.
La specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri, si conferma, dunque, come da tradizione, custode della natura che ci circonda.