Riceviamo e pubblichiamo una nota di Gerardo de Grazia (Confsal Basilicata):
“Ancora morti sul lavoro in Basilicata, ancora una vita spezzata.
Questa volta è toccato ad un Operaio di 56 anni a Oppido Lucano.
Alla luce di una situazione drammatica che non si sblocca, come Confsal chiediamo un cambio di paradigma per passare dall’impostazione velleitariamente repressiva ad una pratica concreta di prevenzione partecipata, con il coinvolgimento e il protagonismo dei lavoratori e dei loro rappresentanti per la sicurezza.
Questo tipo di prevenzione, organizzata e messa a sistema, si ottiene con l’adozione di Modelli di Organizzazione e Gestione e/o Sistemi di Gestone della Sicurezza (MOG-SGSL).
L’adozione dei MOG-SGSL riduce gli infortuni e ne abbatte la gravità, come testimoniato da ACCREDIA.
L’adozione di questi Modelli/Sistemi da parte delle aziende va sostenuta, con credito d’imposta o con esonero dal pagamento della tariffa INAIL per un congruo periodo.
Va poi realizzato nell’ambito dell’INAIL il Polo Unico della Sicurezza nazionale, che coordini le attività di vigilanza dell’INL e delle ASL e che rafforzi decisamente le attività di consulenza, informazione e formazione a sostegno della prevenzione.
Ribadiamo con forza e convinzione le proposte perché crediamo che serva una sorta di Piano Marshall che inondi le aziende italiane di MOG-SGSL; altrimenti è solo un pia illusione pensare che il problema si risolva con l’assunzione di un ristretto numero di Ispettori del lavoro”.