Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa su disposizione del Procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio:
“In data odierna, nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Sorpasso”, su disposizione di questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Potenza, hanno dato esecuzione al decreto emesso dal locale Tribunale sezione Misure di Prevenzione, su richiesta di questo Ufficio, sottoponendo a sequestro di prevenzione beni mobili, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie del valore complessivo di circa 1 milione di euro, nella disponibilità del noto imprenditore potentino F. V., operante nel settore del commercio di autoveicoli, in quanto ritenuto “fiscalmente e socialmente pericoloso” nell’accezione prevista dal Codice Antimafia.
L’esecuzione del provvedimento di sequestro rappresenta l’epilogo di una approfondita attività investigativa che ha consentito di ricostruire gli assets patrimoniali e finanziari nella disponibilità, diretta e indiretta (tramite i familiari), del V. che, sulla base di elementi indiziari ritenuti gravi dal Tribunale, risultavano acquisiti con i proventi derivanti dai numerosi illeciti fiscali aventi rilevanza penale commessi nel tempo e, comunque, risultati ingiustificatamente sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati.
Dopo averne documentato la “pericolosità sociale”, connessa, in particolare, a diverse condanne definitive per reati tributari e comuni, gli investigatori del G.I.C.O. della Guardia di Finanza, su delega di questo Ufficio, hanno eseguito mirate indagini economico-patrimoniali dell’intero nucleo familiare dell’imprenditore.
Al fine di disvelare l’origine del rilevante patrimonio accumulato è stata passata al setaccio copiosa documentazione, con riferimento agli ultimi ,15 anni, tra cui contratti di compravendita di beni mobili e immobili, e atti di costituzione di società.
Gli elementi informativi sono stati, quindi, oggetto di circostanziati e minuziosi approfondimenti, all’esito dei quali è stata rilevata una importante discrasia tra quanto emergente dai redditi ufficiali e l’elevato valore delle consistenze economiche e patrimoniali nella disponibilità di F. V..
Peraltro, l’imprenditore, nel tempo aveva accumulato un debito fiscale di oltre 6 milioni di euro, relativo a imposte non pagate.
Complessivamente, in esecuzione del decreto emesso dal Tribunale di Potenza – sono sottoposti a sequestro: una villa di notevole pregio situata a Pignola (PZ), vari rapporti finanziari, quote di partecipazione in due società di capitale, due interi compendi aziendali, l’intero parco macchine, costituito da molte decine di autovetture, per la maggior parte di grossa cilindrata, quali Audi, BMW e Mercedes, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.
Ancora una volta, lo strumento delle misure di prevenzione patrimoniali risulta essere l’arma vincente nell’azione di contrasto alla criminalità economico-finanziaria, essendo capace di incidere significativamente sulla ricchezza illecitamente acquisita, consentendo, così, il soddisfacimento delle pretese erariali a beneficio della collettività e nel rispetto del principio costituzionale sancito dall’art. 53 in tema di giustizia distributiva ed eguaglianza del carico tributario”.