“Dopo gli eccezionali eventi del 12 novembre scorso e la richiesta dello stato di calamità naturale fatta dai vari Comuni e dalla Regione, occorre ora l’ultimo passaggio governativo per deliberare lo stato di emergenza e stanziare le prime somme utili per compensare i danni ricevuti e cercare di ritornare alla normalità.
Per questo motivo ho presentato mercoledì scorso una mozione che impegna il Governo a dichiarare lo stato di calamità naturale e ad assumere iniziative per individuare le risorse necessarie per far fronte ai danni causati dagli straordinari eventi atmosferici che hanno colpito Matera e i comuni del Metapontino”.
Questo è quanto dichiara il Deputato Ing. Gianluca Rospi che prosegue:
“Contestualmente, nella stessa mozione, ho chiesto l’impegno del Governo a predisporre per Matera una serie di misure indirizzate al prosieguo delle attività di sviluppo culturale e infrastrutturali tra cui:
– l’adozione di iniziative volte ad estendere, per gli anni 2020 e 2021, il regime speciale dettato dai commi 345 e 346 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) relativamente all’assunzione del personale con forme contrattuali flessibili, di cui all’articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni;
– adottare iniziative per prevedere l’estensione per gli anni 2020 e 2021 del regime speciale dettato dal comma 347 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016), al fine di consentire il completamento del restauro urbanistico e ambientale dei rioni Sassi e del prospiciente altopiano murgico, in attuazione della legge 11 novembre 1986, n. 771;
– predisporre un piano straordinario di interventi per continuare nello sviluppo di attività culturali anche oltre l’anno della Capitale Europea della Cultura, come l’avvio di un piano di digitalizzazione e pubblicizzazione del patrimonio artistico e culturale presente in città, di iniziative per rilanciare l’industria creativa e culturale materana nonché degli innovatori locali, in modo da far divenire Matera un centro per la nascita e la crescita di nuove imprese legate alla produzione di cultura, a partire proprio dalle start up innovative e dalle nuove professioni.
Investire in cultura significa investire nel futuro del nostro territorio e dell’intera nazione. Valorizzare e tutelare la cultura significa innanzitutto promuovere lo sviluppo sociale e civile del Paese, in modo che possano rappresentare un volano strategico di sviluppo economico su cui incardinare le prospettive del nostro Paese”.