La giunta regionale della Basilicata, su proposta dell’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e Pnrr, Cosimo Latronico, ha approvato la nomina dei nuovi coordinatori sanitari regionali per i programmi di screening oncologici, strumenti essenziali di sanità pubblica per la diagnosi precoce e la riduzione della mortalità.
Sono stati nominati:
- la dott.ssa Francesca Sanseverino per lo screening cervico-uterino,
- la dott.ssa Giuseppina Di Nardo per lo screening mammografico,
- il dott. Mario Ciuffi per lo screening del colon retto.
Dichiara l’assessore Cosimo Latronico:
“I programmi di screening oncologici sono la nostra prima linea di difesa nella lotta contro il cancro.
Grazie alla diagnosi precoce possiamo intercettare patologie tumorali in fase iniziale, quando le possibilità di cura sono più alte e meno invasive.
Il coordinamento sanitario regionale garantisce qualità, appropriatezza e omogeneità dei percorsi su tutto il territorio, per non lasciare indietro nessuno”.
La nomina dei nuovi coordinatori arriva in un momento strategico: la Regione Basilicata è infatti pronta ad avviare nuovi programmi di screening oncologici per il tumore al polmone e alla prostata, ampliando l’offerta di prevenzione gratuita e organizzata.
Per l’avvio dei nuovi screening oncologici del polmone e della prostata, sono stati affidati oltre tre milioni di euro all’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza e all’Irccs Crob di Rionero in Vulture, strutture che avranno un ruolo centrale nell’attuazione dei percorsi diagnostici e nella presa in carico dei cittadini.
Aggiunge Latronico:
“L’attivazione di questi nuovi screening rappresenta un passo avanti importante verso una sanità di prossimità, che anticipa il bisogno e non si limita a curare.
Il nostro obiettivo, con il nuovo Piano integrato della Salute 2026–2030, è costruire una rete di prevenzione sempre più capillare, accessibile ed efficace”.
I nuovi incarichi avranno durata triennale e rientrano in un più ampio processo di aggiornamento della governance dei programmi di prevenzione, in linea con le direttive nazionali e il rafforzamento del ruolo delle Regioni nel coordinamento della sanità pubblica.