Riceviamo e pubblichiamo la “lettera aperta” di circa quaranta lavoratori Arpa Basilicata (Arpab) a tempo determinato:
“A distanza di ormai circa un mese dall’incontro tenutosi in Regione Basilicata alla presenza delle sigle sindacali congiunte, noi lavoratori a tempo determinato continuiamo a chiederci quale futuro professionale ci attenda e se avremo la possibilità di continuare a prestare il nostro servizio in Arpab.
Siamo stati assunti nell’Estate del 2021 con un contratto di 18 mesi rinnovabili ed auspicavamo (come più volte dichiarato dall’agenzia e scritto sui documenti di proroga del Masterplan), che questo rinnovo sarebbe stato di altrettanti mesi in modo da poter beneficiare degli effetti della legge Madia per la stabilizzazione dei precari con 36 mesi di servizio nella pubblica amministrazione, ma nonostante l’impegno profuso dalla direzione generale di questa Agenzia, abbiamo ottenuto una proroga di soli 8 mesi che ha lasciato in noi un senso di profonda delusione e demotivazione.
Inoltre noi lavoratori precari dell’Arpab veniamo sistematicamente esclusi da procedure semplificate di stabilizzazione (vedi sanitari), con la speranza di essere inclusi nel prossimo DL assunzioni.
Cosa fa intanto la politica regionale, a livello nazionale, per garantire l’accesso alla stabilizzazione dei lavoratori precari dei suoi enti strumentali tra cui anche ARPAB?
Svolgiamo il nostro lavoro con passione, dedizione e spirito di servizio e siamo certi che l’apporto derivante dalle nostre professionalità sia di fondamentale importanza per le attività svolte dall’agenzia troppo spesso denigrata e sottovalutata nonostante svolga un ruolo nevralgico per il nostro territorio.
Attualmente in ARPAB ci sono uffici che riescono a prestare servizio solo grazie al lavoro di noi dipendenti a tempo determinato e che altrimenti si vedrebbero senza personale e senza una continuità nelle prestazioni lavorative una volta giunti a scadenza i contratti.
Non possiamo fare a meno di chiederci: quanta importanza ha l’Arpab per il nostro governo regionale?
Quanto i politici hanno a cuore le sorti dei figli della nostra amata Basilicata che stanno facendo di tutto per mettere a disposizione le proprie competenze a servizio della nostra regione?
Quanto i politici vogliono finalmente dare una struttura solida a questa Agenzia per garantire le attività di prevenzione, monitoraggio ambientale, controllo e il raggiungimento dei LEPTA (Livelli Essenziali delle Prestazioni Tecniche Ambientali) previsti dalla normativa, che non sempre sono stati adempiuti a causa della carenza di personale?
Questi alcuni degli interrogativi che ci stiamo ponendo e ai quali speriamo di avere una risposta con un impegno concreto da parte del governo regionale che si prodighi stanziando le necessarie risorse finanziarie affinché il nostro percorso lavorativo in Arpab possa continuare e non concludersi, tristemente a Settembre 2023“.