Per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza presto sarà attivo l’assegno di ricollocazione.
Il voucher, che prevede un importo minimo di 500 euro ad un massimo di 5mila euro, secondo l’Anpal, sarà spendibile entro metà febbraio per ricevere l’assistenza intensiva nella ricerca del lavoro presso un soggetto accreditato pubblico o privato, che verrà retribuito in misura prevalente a contratto di lavoro firmato.
Come chiarisce Il Sole 24 ore:
“Entro il 28 gennaio si completerà il processo di accreditamento da parte di centri per l’impiego e delle Agenzie per il lavoro: si considerano accreditate in automatico le strutture già coinvolte in passato – il Jobs act aveva previsto l’assegno di ricollocazione per i percettori di Naspi da almeno 4mesi, ma il precedente governo ne ha limitato l’utilizzo per i soli percettori del Rdc -, a meno che entro quella scadenza non comunichino al portale Anpal di voler essere escluse.
La procedura prevede che sia il centro per l’impiego territorialmente competente a convocare il beneficiario di RdC considerato da una prima scrematura compiuta dall’Inps ‘occupabile’, per verificare la sussistenza di eventuali condizioni di esonero o di esclusione degli obblighi, comunicando poi la presa in carico all’Anpal.
L’assegno di ricollocazione verrà riconosciuto entro il 15 febbraio a chi ha siglato il Patto di servizio, a regime tutti i nuovi beneficiari lo avranno entro 60 giorni dal riconoscimento.
Dopo aver scelto il soggetto erogatore, il beneficiario prenderà l’assegno di ricollocazione, per essere preso in carico ed assistito entro 30 giorni dal centro per l’impiego o dall’Agenzia per il lavoro.
Il percettore del voucher va assistito dal centro per l’impiego o dall’agenzia per il lavoro in modo continuativo in tutte le attività necessarie alla sua ricollocazione, con il sostegno di un tutor, la definizione e condivisione di un programma personalizzato per la ricerca attiva di lavoro, la selezione dei posti vacanti, l’assistenza alla preselezione, sino alle prime fasi di inserimento in azienda.
Questo servizio di assistenza intensiva alla ricollocazione ha una durata di sei mesi, prorogabili di ulteriori 6 mesi.
L’ammontare dell’assegno oscilla tra un minimo e un massimo, a seconda dell’indice di profilazione (più è difficilmente occupabile, più alto è l’importo) e a seconda del tipo di contratto alla base del rapporto di lavoro.
Se il contratto firmato è a tempo indeterminato (compreso l’apprendistato) vengono riconosciuti da mille a 5mila euro, se è un contratto a termine di durata di almeno 6 mesi si va da un minimo di 500 ad un massimo di 2.500 euro.
Nelle cinque regioni meno sviluppate (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) al percettore del reddito di cittadinanza viene riconosciuto un voucher d’importo tra 250 e 1.250 euro, alla firma di un contratto a termine con durata da 3 a 6 mesi.
Se non si riesce a ricollocare il beneficiario, è riconosciuta comunque una quota fissa al centro per l’impiego o all’agenzia per il lavoro per il servizio di ‘assistenza intensiva alla ricollocazione’, la cosiddetta Fee4Services, pari a 35,50 euro l’ora con un massimo di 3 ore per destinatario”.