Afferma il consigliere regionale e capogruppo del Partito democratico, Roberto Cifarelli:
“É necessario evitare che nel pieno della crisi pandemica migliaia di famiglie lucane siano private di una minima fonte di sussistenza; è indispensabile garantire una proroga anche per il 2021 alle attività legate al Reddito Minimo d’Inserimento.
Contemporaneamente occorre garantire ai lavoratori ex Rmi ed ex mobilità che lavorano nelle attività idraulico-forestali alle dipendenze del Consorzio di Bonifica le 102 giornate lavorative.
Le attuali 85 giornate lavorative, infatti, lasciano i lavoratori in uno stato di precarietà economica, soprattutto in questa particolare fase.
Le ragioni del presidio organizzato sotto la sede della Regione dai sindacati di categoria rappresentano il segnale di un malessere proveniente dai soggetti sociali più fragili e più colpiti dalla fase emergenziale determinata dalla pandemia.
Vissute in prima battuta nella prima ondata del Covid dove, oltre a vivere condizioni di precarietà a livello economico ed occupazionale, hanno dovuto adattarsi alle conseguenze organizzative determinate dalla pandemia.
Rivolgendomi direttamente al presidente Bardi e agli assessori Cupparo e Fanelli mi sento di chiedere loro di fare ogni sforzo, ogni tipo di sforzo, affinché vengano garantite almeno le 102 giornate lavorative.
La riduzione delle giornate danneggerebbe una platea vasta di lavoratori, appartenenti a contesti familiari particolarmente fragili, in grado di andare avanti grazie a quest’unica fonte di reddito.
Sono sicuro che al presidente Bardi e agli assessori Cupparo e Fanelli non mancherà la sensibilità nel raccogliere la proposta di CGIL, CISL e UIL per affrontare questa emergenza e garantire il prosieguo dei progetti tanto del Reddito Minimo di Inserimento quanto della forestazione presso il Consorzio di Bonifica, reperendo le necessarie risorse sia per il 2020 che per gli anni futuri”.