“Sempre meno abitanti in Basilicata, lo spopolamento continua inesorabile il suo cammino”.
Ad affermarlo il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Piergiorgio Quarto, che continua:
“Le cifre testimoniano in maniera eloquente la gravità della situazione, 20.000 lucani in meno negli ultimi dieci anni sono tanti.
La Basilicata si spopola, la natalità causa anche gli effetti deleteri del Covid raggiunge minimi storici.
Ci spetta il non lusinghiero primato nazionale di indice in percentuale più basso di nascite.
Siamo condannati a diventare, considerando anche la vasta estensione territoriale, una terra- deserto.
La desertificazione sociale costituisce infatti, oggi il vero e più grande problema della nostra regione, un dramma, il cui cammino inesorabile non sembra dare tregua o subire deroghe temporali.
La Basilicata scompare, anagraficamente parlando, diventando oramai la patria degli anziani e degli immigrati, qui i giovani sembra non abbiano più validi e giusti motivi per restarci.
Da noi le occasioni lavorative latitano, diventa perciò scelta obbligata cercare fortuna in realtà diverse e lontane, per sopperire alla cronica mancanza di opportunità dei territori nostrani.
In maniera diretta e sostanziale le linee guida della politica regionale dell’ultimo trentennio hanno negato ad intere generazioni i naturali e dovuti sviluppi che la vita impone alle canoniche età.
Infatti, i consueti parametri che portano dopo aver trovato una sistemazione lavorativa a formare una famiglia sono totalmente venuti meno.
Questi aspetti di difficoltà reale si ripercuotono sulla voglia, ma diciamo anche sulla possibilità di mettere al mondo figli.
Nell’incertezza, con una precarietà lavorativa imperante tutto diventa complicato, di non facile soluzione.
I Comuni del nostro entroterra ricchi di cultura e belle tradizioni sono abbandonati al loro destino, condannati all’oblio.
La regione Basilicata e il governatore Bardi già in passato, con il bando denominato ‘Sottomisura 6.2- Aiuto all’avviamento di attività non agricole in aree rurali’ hanno dimostrato attenzione e sensibilità all’introduzione di interventi mirati che pongano un freno serio e concreto allo spopolamento regionale.
La politica, di fatto, non può restare osservatrice inerme di fronte ad un fenomeno così devastante.
A livello nazionale poi, bene ha fatto il governo Draghi ad introdurre alcuni provvedimenti come l’assegno unico ai figli fino ai 21 anni.
Si cerca di cambiare in modo reale le politiche familiari, per la prima volta un segnale tangibile a favore delle giovani generazioni, ma non basta.
Al Governo attuale, le Regioni meridionali come la Basilicata chiedono lavoro, creare lavoro, quello vero che contribuisca a dare un sostegno certo alla ripresa dell’economia nazionale.
Occorre dire per sempre no a quelle politiche che continuano a sovvenzionare forme di aiuti assistenziali come il Reddito di cittadinanza, la cui unica finalità è generare lassismo e mancanza di aspettative reali nel futuro”.