Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di UIL FPL:
“Gli OSS (operatori socio-sanitari), con gli infermieri e i medici, sono stati in prima linea nella lotta contro il Covid 19.
Per questo oggi, così come sta accadendo in tante regioni italiane, chiedono che anche in Basilicata venga istituito un registro telematico.
L’elenco costituisce un efficace strumento per arricchire l’alveo degli istituti connessi al soddisfacimento dei bisogni socio-sanitari e assistenziali dei cittadini, essendo idoneo a offrire un quadro più chiaro e preciso dei molteplici aspetti che attengono alla figura dell’operatore socio-sanitario in ambito regionale.
La nostra proposta prevede un’ iscrizione su base volontaria e, pertanto, non costituirà un requisito per l’esercizio dell’attività.
Per effettuarla sarà necessario presentare semplicemente per via telematica un’autocertificazione che attesti i titoli che abilitano all’esercizio della professione, la dichiarazione relativa alla denominazione dell’istituto in cui l’ha conseguito e la fotocopia dell’attestato di qualifica ottenuto.
L’elenco dovrà essere aggiornato ogni sei mesi e, attraverso controlli periodici a campione, sarà verificata la veridicità delle iscrizioni.
Si tratterebbe di uno strumento che fornirebbe un quadro chiaro degli OSS in Basilicata, del loro numero e delle loro qualifiche e dei loro titoli di studio.
Il registro regionale attualmente è già presente, oltre che in Liguria, in Campania, in Sicilia e in Puglia e ultimamente anche in Lombardia.
Ed è, inoltre, stato depositato come disegno di legge in Piemonte e Emilia Romagna, e presto lo sarà in Toscana.
La speranza è che presto sia attuato anche in Basilicata e in tutto il Paese, dando così più risalto e tutela alla categoria degli OSS.
Per tutte queste ragioni, abbiamo inviato una richiesta di incontro al Presidente della IV Commissione Sanità della Regione Basilicata e, come UIL FPL, gli presenteremo una bozza di proposta affinché tutte le forze politiche possano prenderne atto e magari avviarne l’iter per l’approvazione in Consiglio Regionale della Basilicata”.