Riceviamo e pubblichiamo una nota del Dr. Domenico Antonio Buscicchio, referente associazione culturale Forza Civica Basilicata:
“Allo stato attuale ed a prescindere dalle qualità tecniche di ciascun prodotto vaccinale antiCovid (sulle quali vi saranno tempi e modi per una valutazione a distanza più attendibile e veritiera) pare registrarsi l’antica ed immutabile evoluzione della indole propria dell’ umanità, dopo la inevitabile fase involutiva e resistente all’ “aprirsi al nuovo”, all’ “ignoto”, al “non certo”.
Tutto ciò è tipico della fragilità umana.
Per farla breve: dopo una fase di avversione pseudoculturale al vaccino antipeste 2018/19, ora si assiste in più siti individuati ed autorizzati alla somministrazione a file più o meno lunghe per sottoporsi alla vaccinazione in questione.
Aggiungo che cresce l’interesse, non solo tecnico, verso il prodotto, ma anche alla sufficienza delle dosi per tutti i richiedenti al mondo.
L’ “istinto della conservazione” sta prendendo comunque il sopravvento sul timore della malattia e della morte.
E’ solo uno degli aspetti della eterna e bonaria Commedia umana. Sembra quasi che il “comprensibile” fenomeno del <negazionismo>, come evento psico-sociale scaturito fondamentalmente ed a volte ragionevolmente dalla sfiducia nelle Istituzioni, si sia collocato almeno temporaneamente in zona d’ ombra.
Adesso il problema, di manzoniana memoria della rivolta dei forni per timore dell’ esaurimento delle scorte dei pani, sembra spostarsi sulla multipla confezione di dosi vaccinali di diversa produzione metodologica, da parte di ditte mondiali note e meno note. Accanto a questi fenomeni appena descritti ne derivano però altri non certo secondari.
Infatti, accanto alla inevitabile disorganizzazione e confusione “distributiva” direi mondiale, sorge il problema primario che non vi siano dati certi diffusi adeguatamente sulla percentuale di efficacia, sulla immunità stimolata e sulla sua durata (ivi compreso il tempo e la necessità del richiamo ed altri adempimenti di conferma sul paziente ricevente).
L’ augurio che oggi facciamo, ad operatori e riceventi, è quello che le Autorità competenti nazionali siano nettamente chiari e puntuali verso la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri Provinciali, sul numero delle dosi, su tutte le modalità concernenti il prodotto vaccinale, non ultima la modalità termica di conservazione ed uso per ciascun diverso prodotto per confezionamento.
Siamo certi della estrema correttezza dei suddetti adempimenti, ma, tenuta in debito conto la delicatezza della situazione, pensiamo che la prudenza non sia mai eccessiva”.