“La visita odierna del commissario Figliuolo alle tensostrutture del Qatar sia l’occasione per fare il punto della campagna vaccinale in Basilicata con senso di realismo e senza gli eccessi retorici messi in campo dalla Regione nelle ultime settimane perché qui non è in gioco il consenso demoscopico del governo regionale ma le ben più importante salute dei lucani”.
Così il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che rimarca anche:
“la necessità di ampliare la rete vaccinale regionale individuando ulteriori punti di somministrazione per venire incontro alle fasce sociali più fragili e per imprimere alla campagna vaccinale una decisa accelerazione.
Il modello open day, se da un lato ha consentito di recuperare in parte i ritardi accumulati nelle prime settimane della campagna, smaltendo le riserve di Astrazeneca, dall’altro non può essere considerato il modello standard di somministrazione dei vaccini.
Riteniamo, al contrario, che una solida campagna vaccinale non possa prescindere da un’adeguata programmazione che tenga conto delle caratteristiche di un territorio poco accessibile come quello lucano.
La campagna vaccinale deve essere, in tal senso, il banco di prova per testare sul campo un nuovo modello di sanità territoriale che esalta il protagonismo della medicina di base.
Esprimo preoccupazione per l’andamento dei contagi in Basilicata con la conseguente istituzione di altre zone rosse che vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti.
È di tutta evidenza che vi sono delle carenze nelle misure di prevenzione e controllo dei contagi, ragion per cui torniamo a sollecitare la convocazione di un tavolo di confronto per mettere a punto un’adeguata strategia di contenimento, a partire dal trasporto locale e dalle scuole”.