Il CEA (Centro Educazione Ambientale) ha proposto il ripristino del sottopasso ferroviario a Metaponto (MT), che ha ottenuto sostegno da parte di Confesercenti.
Infatti, in un comunicato a nome di Paolo Fuina (rappresentante dell’ente) e dei suoi colleghi si legge:
“Pieno sostegno alla proposta del CEA (Centro Educazione Ambientale) Bernalda-Metaponto per il ripristino del sottopasso ferroviario, (vicino la masseria Sansone e nei pressi della contrada Santa Palagina-villaggio Metatur) per raggiungere il Tempio di Hera (Tavole Palatine) da Metaponto lido, anche in auto, senza percorrere le pericolose SS 175 e SS 106, è stato espresso dagli operatori balneari di Metaponto associati a Confesercenti.
Quello delle infrastrutture viarie è da sempre un forte handicap con il quale i titolari degli stabilimenti balneari sono costretti a convivere in ogni stagione di vacanza.
E come già da anni a tenere banco è sempre la “storica” questione della strada di collegamento con l’area dei lidi alla foce del fiume Bradano.
La strada Turistica Archeologica C.P. 38, così come troppo generosamente è classificata, nonostante qualche lavoro prima dell’estate scorsa da parte del Comune di Bernalda, rischia di restare in condizioni di assoluta precarietà anche per la stagione estiva 2019.
Più che una strada è la solita pista in terra battuta che scoraggia i bagnanti a raggiungere i lidi a bordo delle proprie auto.
Come sanno bene gli utenti di quest’area di Metaponto, autentico oasi-paradiso marino e naturalistico, a ridosso della riserva naturale, al rientro a casa è indispensabile rivolgersi all’autolavaggio perché la vettura è sommersa di polvere.
Per non parlare dei casi di pioggia o dei pericoli incendi boschivi.
Per tornare al sottopasso la sollecitazione del CEA è di facile attuazione: sarebbe sufficiente un piccolo intervento di brecciatura di un tratto di carreggiata del sottopasso,al solo scopo di consentire il passeggio di una bici o anche di un pedone per organizzare passeggiate da Metaponto Lido al Tempio di Hera, ma purtroppo non si è mai concretizzato niente.
Condividiamo l’interrogativo degli ambientalisti: come mai un piccolo intervento, perchè tale è (rispetto agli altri) abbia privato i cittadini per 10 anni di un secondo accesso al mare e di un importante itinerario turistico.
E per questo sosteniamo la richiesta rivolta all’Amministrazione Comunale, in attesa del grande intervento di un cavalcavia da parte di Trenitalia, alla realizzazione di questo bypass provvisorio in funzione della Estate 2019.
Sappiamo che la gestione del sottopasso è di Trenitalia, ma la strada è comunale, dunque è indispensabile superare lo “scaricabarile” tra chi ha responsabilità diretta e deve metterci i soldi finalizzati allo sviluppo turistico del Metapontino che guarda con sempre maggiori aspettative a Matera 2019″.