A partire dal primo luglio 2024, il servizio di maggior tutela per l’energia elettrica terminerà, e questo innegabilmente segnerà un importante passaggio per i consumatori italiani, che dovranno prestare ancora più attenzione alle truffe.
Infatti, come riporta quifinanza, “questo cambiamento implica che, salvo alcune eccezioni, i cittadini dovranno scegliere un fornitore nel mercato libero.
Mentre la fatidica data si avvicina, è evidente un incremento delle chiamate da parte dei call center che propongono contratti per la luce, spesso con potenziali rischi di truffa.
Secondo l’Arera, i clienti vulnerabili sono quelli che si trovano in specifiche condizioni socioeconomiche o di salute.
Per il gas, rientrano in questa categoria coloro che hanno più di 75 anni, chi ha disabilità riconosciute o chi vive in alloggi di emergenza.
Per l’energia elettrica, oltre a queste categorie, sono considerati vulnerabili anche coloro che necessitano di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’elettricità e gli abitanti di isole minori non interconnesse.
Dal primo luglio 2024, chi non appartiene alla categoria dei clienti vulnerabili e non ha sottoscritto un contratto nel mercato libero, verrà automaticamente inserito nel “Servizio a Tutele Graduali”.
Questo servizio, predisposto dall’Arera, assicurerà una fornitura continua durante la transizione al mercato libero, con una durata prevista fino al 31 marzo 2027.
Le offerte Placet, introdotte dalla legge n. 124/2017, sono obbligatorie per tutti i venditori di energia.
Queste proposte prevedono una tariffa fissa o variabile, con condizioni contrattuali standardizzate dall’Arera.
Durante il servizio di tutele graduali, ai clienti non vulnerabili verranno applicate queste offerte, che comprendono fatturazione bimestrale e l’assenza di garanzie per chi opta per il pagamento tramite domiciliazione bancaria o postale.
Con l’avvicinarsi della fine del mercato tutelato, è aumentato il rischio di truffe telefoniche e porta a porta.
Per proteggersi, è consigliabile non accettare proposte telefoniche o porta a porta, e non fornire mai e in nessun caso i numeri Pod e Pdr presenti in bolletta.
Inoltre, iscriversi al Registro delle Opposizioni può aiutare a ridurre le chiamate indesiderate, ma se queste dovessero continuare, bisogna assolutamente segnalare il problema al Garante della Privacy.
Di seguito, alcune informazioni su come proteggersi dalle truffe:
- In caso di chiamate sospette, non rispondere “sì” per evitare che la registrazione venga manipolata per attivare contratti non desiderati;
- Riattaccare immediatamente: se l’operatore sembra sospetto o insiste troppo, riattaccate il telefono senza esitazione;
- Se si riceve una visita da presunti rappresentanti della compagnia energetica, non bisogna mai aprire la porta o fornire informazioni personali e, in caso di dubbio, non firmare alcun documento.
Per evitare le truffe:
- Consultare i siti ufficiali: visitare il sito web della vostra compagnia energetica per verificare le offerte disponibili;
- Contattare i numeri ufficiali: utilizzare solo i numeri di telefono forniti dalla compagnia per comunicare eventuali cambiamenti o richieste di informazioni
Una delle truffe più comuni è quella dei call center fasulli, dove finti operatori si spacciano per dipendenti di note compagnie energetiche per ottenere informazioni personali o finanziarie.
Questi truffatori possono utilizzare discorsi confusi e toni insistenti per convincere le vittime a rivelare dati sensibili.
Le truffe tramite e-mail (phishing) stanno diventando sempre più frequenti.
I truffatori inviano e-mail che sembrano provenire dal proprio fornitore di energia, chiedendo di inserire dati personali su siti web falsi per ottenere rimborsi o evitare il distacco della fornitura.
I truffatori si presentano a casa delle vittime fingendo di essere tecnici incaricati di controllare i contatori o di verificare le bollette.
Utilizzano questa scusa per ottenere accesso a informazioni personali o per far firmare contratti non richiesti
Offerte di energia estremamente convenienti possono nascondere clausole sfavorevoli o costi nascosti.
Queste pubblicità ingannevoli possono arrivare via email, telefono o altri canali.
Al telefono, i truffatori cercano di far pronunciare all’utente parole come “sì” o “confermo”, registrando poi l’approvazione di un nuovo contratto di fornitura. Questa tecnica è nota come “truffa del s씓.