Ancora pochi giorni alla seconda scadenza dell’anno del bollo auto.
La data da cerchiare è il 28 febbraio per coloro a cui è scaduto a gennaio 2025.
Il criterio del pagamento del tributo, infatti, come riporta quifinanza è del termine fissato nell’ultimo giorno del mese successivo a quello della scadenza, ad eccezione dell’immatricolazione, quando il versamento deve essere effettuato entro la fine dello stesso mese.
Fatte salve le differenze regione per regione, i prossimi appuntamenti del 2025 con la tassa cadranno dal termine di marzo a gennaio 2026, in quest’ultimo caso per i bolli scaduti a dicembre.
A dispetto del nome, il bollo auto è un tributo obbligatorio per i possessori di tutti i veicoli, non solo di automobili, ma anche di moto e furgoni, e anche per i mezzi fermi.
Come specificato dal Pra (Pubblico registro automobilistico), nello specifico devono pagare la tassa:
- i proprietari dei veicoli;
- gli utilizzatori, usufruttuari o acquirenti con patto di riservato dominio, in caso di veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio;
- gli utilizzatori di un veicolo con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente.
In caso di mancato pagamento, le sanzioni sono calcolate sulla base del ritardo.
Una maggiorazione dell’1,5% in caso di pagamento tra il 15esimo e il 30esimo dalla scadenza, sia sull’importo dovuti sia sugli interessi sulla base del numero di giorni dalla scadenza, che sale all’1,67% tra il 31esimo e il 90esimo giorno.
Dai tre mesi a un anno, la sanzione è pari al 3,75%, e cresce al 4,29% dopo un anno ma prima di 2 anni.
Oltre questo limite, ma prima della contestazione della violazione, è dovuto il 5% in più, a cui sommare, in ogni caso, gli interessi
Esenti dal pagamento del bollo auto sono alcune categorie ai sensi della legge 104:
- le persone non vedenti;
- i sordi;
- le persone con disabilità e con handicap psichico o mentale titolari d’indennità di accompagnamento;
- le persone con disabilità e con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni;
- le persone con disabilità ridotte o impedite capacità motorie.
Le esenzioni riguarderanno quindi i veicoli per il trasporto di persone con disabilità e i veicoli possedute da persone con disabilità che hanno l’esenzione dall’Agenzia delle Entrate e dall’Aci.
Concorrono sulla somma da pagare la classe ambientale e la potenza del motore del veicolo, in kilowatt: le cifre vanno dai 3 euro per Kilowatt fino a 100 per gli Euro 0 con potenza inferiore a 100 kW (4,50 euro oltre questa soglia), ai 2,58 euro per gli Euro 6 sotto i 100 kW (3,87 euro se superiore).
Fattori determinanti per stimare la cifra dovuta sono anche l’anno di immatricolazione e la regione in cui si risiede.
Per controllare i pagamenti effettuati o calcolare l’importo del proprio bollo auto è possibile utilizzare i servizi disponibili sul sito nazionale dell’Automobile Club d’Italia (Aci).
La somma da pagare viene ridotta della metà per i possessori di auto e moto di interesse storico e collezionistico, con 20 e più anni o oltre i 30 anni di immatricolazione.
Le agevolazioni sono riconosciute anche per le auto ibride o elettriche, per le quali fino a 5 anni, in diverse regioni, non è previsto il pagamento del bollo.