Bomba d’acqua e chicchi di ghiaccio grossi e pesanti come pietre su Tursi: “Danni per centinaia di migliaia di euro”. Il provvedimento del Comune

La violenta bomba d’acqua e grandine che ha flagellato il metapontino nel primo pomeriggio di ieri, martedì 2 Luglio, ha indotto il Comune di Tursi a dichiarare lo stato di calamità naturale come fatto anche da diverse comunità colpite da questa insolita quanto inaspettata calamità naturale.

Una situazione subtropicale quella che ha colpito l’intero territorio con un’intensa perturbazione metereologica caratterizzata da una violenta, estesa e distruttiva grandinata, anche per la dimensione dei chicchi di ghiaccio grossi e pesanti come pietre, nonché da forti e prolungati rovesci temporaleschi accompagnati da lampi e tuoni e forti raffiche di vento che hanno sradicato alberi e danneggiato coperture.

Tale grave e improvvisa perturbazione, ha danneggiato strutture pubbliche e private, mezzi pubblici e privati, infrastrutture a rete di pubblici servizi, impiantistica stradale, strade urbane e rurali, e, soprattutto, ha arrecato gravissimi e irrimediabili danni al settore agricolo, peraltro già duramente compromesso, in un periodo come quello in corso caratterizzato da fioritura vegeto-produttiva di piante da frutto e raccolti, con danni incalcolabili per la prossima produzione visti i danni accorsi anche agli impianti e non solo ai frutti pendenti.

Il Sindaco Cosma dichiara:

“Abbiamo deciso di adottare questo provvedimento dopo l’eccezionale evento atmosferico di ieri che ha messo ulteriormente in ginocchio il comparto ortofrutticolo del nostro territorio e dell’intera area metapontina, fiore all’occhiello nazionale ed internazionale per l’eccellenza dei suoi prodotti.

Siamo pronti a tutelare gli agricoltori in questo difficile momento perorando la loro causa nelle sedi opportune prima fra tutte la Regione Basilicata dove, chiederemo subito al Presidente Bardi ed al futuro assessore all’agricoltura un tavolo tecnico per predisporre le misure necessarie al fine di ricevere ristori congrui ai gravi danni subiti non solo ai frutti ma ad interi impianti alborei andati compromessi.

Danni per centinaia di migliaia di euro che non possono non essere riconosciuti dal governo centrale e da quello regionale.

In questa battaglia, come sempre, assicurerò il mio massimo impegno al fianco degli agricoltori a cui rivolgo la mia vicinanza in questo momento di grande difficoltà sicuro che, con la loro tempra e la loro tenacia, sapranno rialzarsi nuovamente per continuare a portare sulle nostre tavole e sui mercati di tutti Italia le nostre eccellenze”.