Earth Hour, la più grande mobilitazione planetaria in tema di cambiamenti climatici, è tornata anche quest’anno con lo slogan #Connect2Earth, a significare lo stretto legame tra uomo e natura, tra cambiamenti climatici e perdita di biodiversità, il capitale naturale sul quale poggia la nostra stessa vita.
Gli obiettivi concreti sono fermare la perdita di biodiversità e dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 a livello globale.
L’evento WWF, giunto alla sua dodicesima edizione, lo scorso anno ha fatto registrare numeri da record: 188 paesi coinvolti, 18.000 monumenti storici o simboli spenti, oltre 3 miliardi di messaggi veicolati sui social, più di 250 Ambasciatori e influencer votati alla causa.
In Italia sono stati più di 400 i comuni che hanno partecipato, spegnendo le proprie luci grazie alla collaborazione di centinaia di volontari sul territorio e la preziosa collaborazione di ANCI.
Quest’anno l’appuntamento centrale per l’Italia si è svolto a Matera, città Capitale Europea della Cultura 2019 e già sito UNESCO dal 1993, dove l’evento è realizzato in collaborazione con il Comune.
Dalle 20:30 alle 21:30 si è verificato lo spegnimento simbolico di uno dei luoghi iconici della Città dei Sassi, l’area di S. Pietro Caveoso e della Rupe dell’Idris, con prima un’esibizione dal vivo aperta a tutti del pianista Danilo Rea sulla proiezione di immagini di natura e satellitari, in collaborazione con l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana).
Alle 21:00, inoltre, si è esibito l’Earth Hour Concert, presso il Conservatorio di Musica E.R. Duni di Matera, con la partecipazione speciale del pianista Danilo Rea.
Centinaia i comuni che hanno aderito a Earth Hour 2019 con eventi e spegnimenti simbolici che, come ogni anno, mirano a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei decisori politici sull’urgenza di agire per fermare il cambiamento climatico.
Di seguito due foto dei Sassi al buio.