Scrive il Movimento Difesa del Cittadino Lucano sulla speculazione dei prezzi energetici:
“L’incremento dei costi delle bollette energetiche è stato triplicato.
Per il gas, l’aumento si è registrato solo parzialmente e si ritroverà in maniera significativa in quest’ultimo periodo con il costo del metano anch’esso quasi triplicato.
A ciò si aggiungono i rincari delle materie prime, e di consumo, che sono aumentati del 150% in soli sei mesi.
La fotografia è impietosa per i consumatori e per le imprese.
Il caro bollette rischia di far chiudere in Italia circa 120mila aziende del terziario entro la metà del prossimo anno con conseguenti 370mila posti di lavoro che andranno in fumo.
Intanto i prezzi del gas continuano ad aumentare e la situazione diventa sempre più drammatica ma sembra che non interessi ad alcuno.
La tabella che segue, ipotizzata su un consumo annuo di 1.400 Smc (standard metri cubi), che secondo l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) è il consumo medio annuo di una famiglia standard, fornisce un’indicazione di quello che è costato il gas, per un’utenza residenziale in mercato tutelato, nei primi nove mesi dell’anno e che costerà nell’ultimo trimestre che sarà “bollettato” nel prossimo mese di Gennaio.
La tabella compara anche l’anno 2022 con il 2021, quando, tra Giugno e Luglio, è iniziato l’aumento dei prezzi Ttf e l’anno 2020.
Il costo dell’ultimo trimestre potrebbe variare in quanto calcolato sul mese di Agosto (aggiornato al 23 agosto) con un prezzo Ttf di 269,05 euro/MWh e potrebbe modificarsi in aumento o diminuzione.
Già il 24 agosto il prezzo Ttf è stato di 292,150 euro/MWh.
La riga del “totale lordo” riporta il costo del gas per ognuno dei tre anni con un aumento del 123,71%, pari a 2,24 volte il costo del 2021 e un aumento del 159,8%, pari a 2,6 volte il costo del 2020.
Come faranno le famiglie con un costo annuo di 2.580 euro, che in molti casi è corrispondente a due stipendi mensili, considerando poi che manca il costo dell’energia elettrica?
La cosa più paradossale, però, sarà, per effetto dell’attuale andamento dei prezzi all’ingrosso del gas, il costo dell’ultimo trimestre 2022, evidenziato in colore rosso, che potrebbe essere quasi pari al costo dei nove mesi precedenti e 2,91 volte quello dello stesso periodo 2021 e 4,24 volte quello del 2020.
Tutti i partiti, in questa strana campagna elettorale del 25 settembre, hanno promesso aumenti salariali che, forse, saranno utilizzati per pagare il costo dell’energia degli ultimi mesi del 2022.
Ammesso che siano sufficienti.
Non facciamoci ingannare dal fatto che le bollette del gas, in questo periodo, sono basse.
È solo l’effetto stagionale dei bassi consumi, come evidenziato dal grafico che segue.
Se le tariffe fossero state determinate con il prezzo indicizzato al costo del petrolio, il costo annuale del 2022 avrebbe potuto essere di 1.053,29 euro con un aumento rispetto al 2020 del 6%.
Per utenti domestici in mercato libero la situazione, molto probabilmente, sarà peggiore.
Per le imprese, in particolare quelle energivore, la situazione non è drammatica, è ben peggio e porterà alla cessazione se non al fallimento con tutte le ricadute negative sui livelli occupazionali.
Se un’impresa pagava 30mila euro al mese nel luglio 2021, nel luglio 2022 ha pagato 110mila euro al mese ed ottobre, sempre che gli aumenti non continuino, pagherà 230mila euro al mese.
Il Paese così salterà per aria e gli speculatori avranno finito di arricchirsi perché non avranno più utenti cui cedere il gas e l’energia elettrica ma avremo risolto anche la questione della pressione fiscale troppo alta perché, altro paradosso, non ci saranno più redditi da tassare.
Nell’immediato non si tratta di trovare nuovi metodi di approvvigionamento.
In questo momento, qualunque sia il fornitore, i costi di gas ed energia elettrica hanno raggiunto livelli storici elevatissimi, verso i quali il nuovo Governo è chiamato ad intervenire per arginare e porre rimedi immediati.
Oltre a questo, è necessario scindere anche il legame che intercorre tra le energie derivanti da fonti fossili, e quelle derivanti da fonti rinnovabili: visto che le seconde hanno un costo decisamente minore: un modo, quest’ultimo, per far risparmiare gli italiani e incentivare l’utilizzo di energia green e pulita.
Movimento Difesa del Cittadino Lucano
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