“L’ennesimo segnale di disattenzione nei confronti della popolazione anziana e fragile della Basilicata da parte dell’esecutivo regionale arriva dalla vicenda del Centro geriatrico di Matera.
Un ulteriore campanello d’allarme per evidenziare la sciatteria, lo snobissmo con cui i nostri amministratori hanno gestito la maggior parte delle questioni che attengono questa fascia di cittadinanza, completamente trascurata e messa ai margini della società.
Anziani e fragili i dimenticati di questo centrodestra regionale.
A partire da come è stata gestita l’emergenza pandemica, la campagna vaccinale, alle ripercussioni sulla carenza di servizi sanitari.
Perché le vittime del Covid prima e della lunga mole di liste d’attesa poi, sono gli anziani”.
Così il segretario della Uil Pensionati di Basilicata, Carmine Vaccaro, commenta i recenti fatti che vedono protagonista del dibattito regionale la paventata chiusura della struttura:
“importante centro di riferimento cittadino e regionale per la popolazione anziana o affetta da particolari patologie.
L’accreditamento è ancora lettera morta e nell’immobilismo irresponsabile dell’assessore Fanelli e del presidente Bardi rischiamo di perdere un presidio che vanta 100 posti, un punto di riferimento nel campo della riabilitazione motoria e sensoriale, facente capo al Gruppo San Raffaele dell’Irccs ‘San Raffaele Pisana’.
La società ha dovuto bloccare la progettualità dopo un investimento corposo.
Per cosa?
Per l’insipienza di chi ci amministra a livello regionale.
E c’è anche la questione lavorativa, a rischio 20 dipendenti.
Ma soprattutto dal primo marzo saranno dimessi i pazienti, mettendo le famiglie nella grave condizione di dover trovare alternative, magari fuori regione.
E’ inammissibile.
Infine mi rivolgo direttamente al governatore, a cui suggerisco uno scatto di reni.
Si occupi meno delle passerelle da campagna elettorale e più alle questioni concrete che riguardano cittadini in difficoltà”.