C’è l’unanimità nel Consiglio comunale di Matera (convocato in seduta straordinaria nel pomeriggio) per il “No alle scorie nucleari nel nostro territorio”.
Nella Deliberazione Consiliare si è affermato che:
- “il Deposito Nazionale arrecherebbe un forte danno all’economia locale la quale si basa sulla qualità dell’ambiente e delle produzioni agroalimentari.
Ciò porterebbe ad un impatto negativo sui ricavi nel settore turistico e delle produzioni/esportazioni del settore agroalimentare.
- La Provincia di Matera è già sottoposta al gravame della presenza di un sito ITREC (Impianto di Trattamento e Rifabbricazione Elementi di Combustibile) con presenza di sostanze radioattive che hanno già pesantemente compromesso il territorio in termini di inquinamento, di danni alla salute e impatto negativo sull’economia;
- In Basilicata le aree naturali protette occupano circa il 30% dell’intera superficie regionale, collocandola al secondo posto in Italia per percentuale di superficie protetta, con due Parchi Nazionali (Pollino e Val d’Agri), due parchi regionali e sei riserve naturali regionali.
- La particolare conformazione idrografica e geomorfologica della nostra Regione fa si che si inneschino fenomeni di crisi, frane e smottamenti, appena si superano i 50 mm. di pioggia nelle 24 ore e le inondazioni interessano migliaia di ettari nel Metapontino quando la pioggia supera i 100mm/giorno;
- Secondo il Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Idrogeologiche (GNDCI), nella Regione Basilicata negli ultimi 80 anni si sono succedute più di 200 inondazioni e 1028 frane.
Su 131 Comuni della nostra Regione, dal 1918 al 1994, ne sono stati investiti da inondazioni 58, coinvolti o sconvolti da frane 120 (Progetto AVI)”.
Quindi, in definitiva, dopo la Regione, l’Anci e le Province, con 32 voti anche l’assise materana si esprime con parere contrario approvando un apposito documento.