Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Consigliere regionale M5S, Gianni Leggieri:
“Continuano ad essere notificate anche ai piccoli proprietari terrieri le cartelle di pagamento relative alle “quote consortili” del Consorzio di Bonifica della Basilicata.
Per questo motivo ho presentato un’interrogazione per comprendere meglio i motivi di tali richieste di pagamento, che già negli anni passati hanno portato a numerosissime impugnazioni davanti alla Commissione tributaria provinciale.
Il contributo di bonifica è la quota dovuta da ciascun consorziato ai fini della ripartizione delle spese sostenute dal Consorzio di Bonifica per la manutenzione e l’esercizio delle opere di propria competenza, nonché per il proprio funzionamento.
A seguito del mancato pagamento della “quota consortile” i proprietari sono destinatari degli avvisi di pagamento e della ulteriore emissione delle cartelle di pagamento da parte dell’ente preposto alla riscossione forzata.
Un aspetto di non poco conto è opportuno porre all’attenzione: le cartelle che vengono notificate, da quanto risulta, non contengono gli elementi indispensabili per consentire al contribuente di effettuare il necessario controllo sulla correttezza dell’imposizione.
Gran parte dei destinatari delle cartelle di pagamento per la riscossione della “quota consortile” sono piccoli proprietari terrieri, che ogni giorno, con un lavoro duro e sapiente, si prendono cura delle nostre campagne, rappresentando delle vere e proprie “sentinelle dell’ambiente e della ruralità”.
Le richieste di pagamento non specificano il vantaggio a favore dell’immobile derivante dalle opere eseguite dal Consorzio anche perché non risulta mai chiarito se e quando siano state realizzate opere nelle aree interessate alla quota consortile e se da tali opere i terreni abbiano tratto vantaggi diretti ed immediati.
Inoltre, non sono chiari i criteri di determinazione dei contributi stabiliti dal Consorzio per i terreni interessati alle richieste di pagamento e se i tributi siano proporzionati all’eventuale beneficio ottenuto specificamente dai singoli proprietari terrieri.
La mia interrogazione intende chiarire, tra le varie cose, quali sono nello specifico gli effettivi interventi che giustificherebbero le richieste di pagamento connesse alle “quote consortili” e in cosa consistono.
Sarebbe utile conoscere le intenzioni della Regione Basilicata in merito ad una rivisitazione dei criteri per definire le “quote consortili”, venendo così incontro ai piccoli proprietari terrieri, alla piccola proprietà contadina e agli imprenditori agricoli della Basilicata, che svolgono un rilevante lavoro a sostegno dell’agricoltura e della ruralità”.