Nuove prospettive per i farmacisti che, grazie alle norme dettate dal Dm 77 che evolvono dalle farmacie ‘dei servizi’ in ‘farmacie di comunità’, possono assurgere a nuovi ruoli prendendo in carico anche il paziente cronico ed in particolare il paziente dislipidemico diabetico.
L’argomento è stato al centro di un congresso che si è svolto a Matera presso la sede di Federfarma chiamando a raccolta i farmacisti locali.
Più ampie prospettive per questa categoria di professionisti si snodano tra documentazione clinica, percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza e cura.
Con i cambiamenti operativi si tracciano ulteriori nuovi passi in avanti per il farmacista che è chiamato sempre più ad essere punto di riferimento della comunità in cui opera ed a cui fornire risposte adeguate su patologie, corretto utilizzo dei farmaci, adesione terapeutica e informazione sanitaria.
Un nuovo ruolo offerto anche dalla futura collaborazione che si mira ad instaurare con la presa in carico dei pazienti cronici, in sinergia e raccordo con l’infermiere di famiglia e di comunità, per migliorare le cure fornite e agevolare un approccio di prossimità ai pazienti.
La farmacia è da sempre un punto di riferimento sanitario per i pazienti con patologie croniche e può ricoprire un ruolo importante nell’ambito della prevenzione, mediante l’intercettazione dei soggetti a rischio e l’educazione sanitaria.
La dislipidemia diabetica si presenta nei soggetti affetti da diabete mellito come anomalia interrelata dei lipidi e delle lipoproteine del plasma ed è una condizione che mette il paziente a rischio di malattia coronarica e aterosclerosi.
Nella regolazione del metabolismo dei lipidi, gioca un ruolo centrale l’insulina, tanto che studi mostrano un legame tra l’insulino-resistenza e la dislipidemia diabetica, l’aterosclerosi e le patologie vascolari.
Nel percorso di aggiornamento che si è svolto a Matera, interessante la relazione di Maria Rosalia Puzo, Dirigente del Dipartimento Salute della Regione Basilicata, che ha illustrato il percorso normativo nazionale e regionale che ha accompagnato la sperimentazione della ‘farmacia dei servizi’ ed i risultati fino ad oggi ottenuti.
Risultati che per la Basilicata sono molto positivi tanto che, in 8 mesi di sperimentazione, hanno aderito 136 farmacie su 226 dislocate sul territorio regionale.
I dati parlano di numeri elevati per le prestazioni in telemedicina: 4428 gli elettrocardiogrammi effettuati, 2937 gli holter cardiaci, 1537 gli holter pressori, 84 le spirometrie.
Tali prestazioni sono state erogate con presentazione, da parte dell’utente, di prescrizione del medico di medicina generale e gli esiti sono stati refertati da remoto da medici specialisti, poi caricati su una piattaforma nazionale a cui fanno capo Regione Basilicata e Federfarma.
Tra gli interventi, quello del medico endocrinologo Francesco Gentile che, entrando nelle tematiche specifiche del convegno, ha illustrato le ultime frontiere della terapia per le dislipidemie e il diabete, soffermandosi sull’incidenza positiva di alcuni farmaci sulla funzionalità di molti organi.
Di corretta gestione dei servizi in farmacia e sulle potenzialità che questa nuova frontiera offre a beneficio dell’utenza e della professione ha invece parlato Ilaria Orlando, esperta nell’organizzazione della farmacia dei servizi.
Moderatore dell’incontro il Presidente di Federfarma della Provincia di Potenza Carlo Claps.
A chiusura dei lavori il Presidente di Federfarma Basilicata Antonio Guerricchio è entrato nel merito dell’importanza delle farmacie sul territorio, sulla presa incarico del paziente diabetico, sulla centralità della farmacia sul territorio in termini di prevenzione della malattia diabetica e successivamente nella dispensazione della cura e della aderenza alla terapia.
Per Guerricchio, “il ruolo del farmacista è soggetto a positive evoluzioni, diventando strategico come supporto alle attività del Sistema Sanitario in diversi ambiti, a partire dal governo della spesa farmaceutica e dal monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva di farmaci e dispositivi medici.
Oggi, le sfide del PNRR ci pongono difronte ad obbiettivi non più rinviabili come l’assistenza territoriale e di prossimità, lo sviluppo tecnologico e digitale della sanità, la responsabilità al servizio del paziente e l’integrazione tra professionisti del Sistema Sanitario Nazionale”.
Per il Presidente di Federfarma Basilicata “le farmacie assurgono al ruolo di sentinelle della salute per cui anche nella presa in carico del paziente dislipidemico diabetico porteranno avanti una sinergia comune con gli altri attori del Servizio Sanitario Regionale per migliorare la gestione del paziente ed in particolare di quello cronico”.
Quanto ai risultati della sperimentazione della ‘farmacia dei servizi’, Guerricchio ha evidenziato come In termini percentuali e in termini assoluti, “quelli raggiunti dalla Basilicata in 8 mesi sono numeri di tutto rilievo soprattutto se confrontati con regioni paragonabili alle nostre o addirittura più grandi”.
Un esempio è quello delle Marche dove i risultati ottenuti in 14 mesi sono inferiori rispetto a quelli lucani ma apprezzati dalla Regione per l’abbattimento delle liste d’attesa con percentuali lusinghiere:
- 18,6% per holter pressorio;
- 12.1% cardiaco;
- 9.5% per ECG;
- 3.5%per spirometria”.
Alla luce dei risultati ottenuti dalle farmacie lucane è auspicabile che anche nel 2025 le prestazioni mantengano e superino questi standard sperimentali contribuendo in maniera sostanziale ad abbattere le liste d’attesa e a fornire sempre più servizi all’utenza.