“La riduzione del 20% della fornitura dei vaccini Pfizer non è una stima. È una triste certezza“.
A dirlo Domenico Arcuri che è tornato a parlare dei ritardi di Pfizer sulla distribuzione delle dosi all’Italia.
Il commissario per l’emergenza Coronavirus, in un’intervista a La Stampa, ha parlato di inadempienze da parte della casa farmaceutica, affermando quel che serve al Paese:
“non sono le rassicurazioni di Pfizer, ma i vaccini.
Ci sono molti modi di dimostrare gli inadempimenti e noi pensiamo che Pfizer al momento lo sia.
Per questo stiamo lavorando con l’Avvocatura di Stato.
Ci sarà una riunione molto puntuale con loro per concludere al più presto l’istruttoria
Abbiamo accusato ritardi che non comprendiamo e dobbiamo continuare a reclamare perché il diritto alla salute degli italiani non è un valore che si può negoziare.
Stiamo chiedendo con forza alle aziende produttrici, in particolare una, che all’Italia arrivino tutti i vaccini che erano stati pianificati”.
Anche la casa farmaceutica AstraZeneca, che distribuisce il vaccino di Oxford, ieri 22 gennaio, ha annunciato che a causa di problemi alla filiera produttiva dovrà tagliare le forniture del primo trimestre del 60%.
Ancora una brutta notizia dunque per l’Italia, che proprio su AstraZeneca – la cui approvazione dovrebbe arrivare la prossima settimana dall’Ema – ha puntato di più: sono state acquistate in totale 40 milioni di dosi e se ne aspettavano 16 milioni, entro Marzo.