Si apprende su Tgcom24 che la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina non è favorevole alla chiusura delle scuole.
Non a caso sotto il suo mirino finisce Vincenzo De Luca che in Campania ha chiuso scuole e università fino al 30 Ottobre a causa dell’aumento dei contagi da coronavirus.
Ecco le parole della Ministra:
“E’ una decisione gravissima, sbagliata e inopportuna.
Sembra ci sia un accanimento del governatore contro la scuola.
Da considerare che lo 0.75% degli studenti è risultato positivo, a fronte di una media nazionale di 0.80%.
Bisogna lavorare nell’interesse dei ragazzi, l’assenza da scuola avrebbe conseguenze drammatiche per il loro futuro”.
Dissensi generalizzati nei confronti di questa decisione arrivano anche dal mondo della scuola.
In particolar modo Alessandro Personè dell’Unione degli Studenti sostiene:
“Il problema del contagio non sono le scuole, ma come è stata organizzata la riapertura.
Durante i mesi estivi non si è lavorato abbastanza per potenziare le corse dei trasporti, costruire nuove aule contro le classi pollaio e garantire l’organico necessario.
Ora stiamo scontando un piano di riapertura che non ha dato risposte ai problemi che ogni giorno stiamo vivendo.
Oggi scioperiamo perché vogliamo non doverci preoccupare di dover studiare mettendo a rischio la nostra salute e la nostra sicurezza: vogliamo poter studiare in qualunque condizione.
Vogliamo l’aumento dei fondi della legge di Bilancio e del Recovery Fund per avere una scuola aperta e sicura, che non veda autobus strapieni.
Il governo deve incontrarci e confrontarsi con studenti, docenti e genitori: servono risposte immediate!”
Anche in Basilicata la questione della denuncia sui trasporti da parte di studenti e lavoratori è tuttora sotto i riflettori.
D’accordo con gli studenti italiani si trova la ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti intervenendo a Radio24:
“La scuola deve essere l’ultima a chiudere, senza se e senza ma e se ci sono delle criticità la risposta non può essere la chiusura delle scuola, dovrebbe essere invece ‘mettiamoci intorno ad un tavolo nel più breve tempo possibile e riorganizziamo i trasporti locali affinché le scuole rimangano aperte’.
E’ vero che il problema dell’organizzazione fuori della scuola in entrata e in uscita è un tema, ma c’era da mesi e per il quale le Regioni anche si dovevano organizzare”.
Cosa ne pensate?