In vista dell’11 Gennaio, giorno in cui dovrebbero ripartire tutte le scuole anche nella nostra Regione, sempre da Lunedì ritorna la suddivisione del Paese in fasce di colore, in base al Rt: l’indice di contagiosità del virus responsabile della pandemia di Covid-19.
L’ultimo decreto che il consiglio dei ministri ha approvato ha cambiato anche i parametri di riferimento per portare le regioni in zona gialla, arancione e rossa.
In particolare, si apprende da Today:
“l’articolo 2 del Dl 4 gennaio prevede che se una regione è in scenario 2 – dunque con un Rt da 1 a 1,25 – finisce in zona arancione; se è in uno scenario 3 con Rt da 1,25 a 1,50 finisce in zona rossa, ma soltanto se nel territorio si manifesta un’incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti.
Zona rossa e arancione: le regioni a rischio dall’11 gennaio
Quest’ultimo parametro è stato introdotto per evitare che regioni con una circolazione virale bassa possano invece finire in arancione a causa di singolo episodio di aumento dell’Rt.
Il nuovo sistema delle fasce scatterà in ogni caso a partire da lunedì 11, considerando che tutta Italia sarà in zona arancione nel week end tra il 9 e il 10 gennaio.
E questo in base a uno scadenzario ben preciso: l’8 gennaio è previsto l’arrivo del report dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute sulla situazione dell’epidemia nelle regioni italiane, che sarà poi oggetto di una riunione della Cabina di Regia Benessere Italia.
Per quella stessa sera, o al più tardi il 9 gennaio, dovrebbe essere pubblicata l’ordinanza del ministero della Salute che porterà le regioni che non rientrano più nei nuovi parametri della zona gialla in arancione o (con meno probabilità) in rosso a partire dall’11”.
Il Fatto Quotidiano conferma che:
“le prime tre regioni a rischio sono Veneto, Liguria e Calabria, dove l’Rt era già di poco sopra 1 nell’ultima rilevazione, ma anche Lombardia, Basilicata e Puglia potrebbero trovarsi in arancione se i numeri peggioreranno questa settimana, mentre Emilia-Romagna e Marche sono al limite.
L’indice Rt si trovava a 0,93 nella settimana dal 21 al 27 dicembre, ma secondo i calcoli del fisico dell’università di Trento Roberto Battiston attualmente è arrivato a 0,99, ovvero a un pelo dalla soglia di 1 che fa scattare la zona arancione secondo il nuovo decreto legge”.
Le restrizioni in tutta Italia fino al 31 gennaio
Il Messaggero e Repubblica scrivono che:
“l’intenzione ribadita nel Consiglio dei ministri è quella di prorogare – a ridosso di metà mese – le medesime misure almeno fino al 31 gennaio, data di scadenza anche dello stato d’emergenza che verrà probabilmente prorogato prima della fine del mese.
Esattamente un anno dopo il primo, che ha segnato l’entrata nel tunnel: era il 31 gennaio del 2020.
È stata invece rinviata al 15 gennaio, quando un nuovo decreto legge e, probabilmente, un nuovo Dpcm prolungheranno ulteriormente le restrizioni in tutta Italia, l’istituzione della cosiddetta ‘zona bianca’ nella quale dovrebbero rientrare le regioni in cui l’incidenza dei casi è inferiore a 50 ogni centomila abitanti e in cui l’indice di contagio Rt è inferore a 1 (si parla di un limite a 0,50 o 0,75)”.