“Non farei riferimento a ‘mal di pancia’, è normale in politica che si manifestino questi episodi. Lo vediamo anche a livello nazionale, eppure il Governo è sempre lì. Vorrei trasferire questo messaggio ai lucani: tutti dobbiamo lavorare come una squadra coesa che tende al bene della comunità. Se nel 2021 ci saranno dei correttivi ben vengano, è un aspetto che valuterò con gli altri, ma il lavoro che facciamo non lascia presagire modifiche politiche”.
Così il presidente della Regione Vito Bardi, nella conferenza stampa di fine anno, ha risposto alla domanda di una giornalista che gli chiedeva un commento sulle voci di presunti “mal di pancia” nella maggioranza che sostiene il governo regionale.
E a chi, riportando altre voci, gli ha chiesto se davvero intende lasciare la scena politica, Bardi ha risposto in maniera altrettanto chiara:
“Nella mia vita – ha detto – non ho mai creduto ai chiacchiericci, ma ai fatti concreti: ed anzi approfitto per dire che ora stiamo mettendo le basi per un secondo mandato che vedrà meglio concretizzarsi i nostri obiettivi”.
Non c’è stata solo la vicenda politica regionale al centro della conferenza stampa di oggi.
Nell’anno segnato dall’emergenza Covid – 19 il presidente della Regione ha voluto aprire l’incontro con i giornalisti ricordando “tutte le persone scomparse in questo anno difficile” e rivolgendosi ai loro familiari, “ai quali vanno le nostre condoglianze”.
Ed ha aggiunto il ringraziamento del governo regionale:
“al personale, ai medici, agli infermieri, agli operatori socio – sanitari, ai volontari che con la loro abnegazione hanno mitigato le sofferenze di tantissime famiglie che altrimenti non avrebbero potuto far fronte a tante esigenze”. Un ringraziamento esteso anche “ai laboratori privati, anche grazie al loro aiuto siamo riusciti a superare difficoltà che altrimenti sarebbero state molto più grandi”.
Poi, dopo aver elencato le attività svolte dal governo regionale nel 2020 Bardi ha risposto alle domande dei giornalisti.
“Come ho già detto in altre occasioni – ha detto ricostruendo la vicenda degli ospedali da campo donati dal Quatar – abbiamo avuto in dono queste tende, nelle quali il Quatar si era impegnato a realizzare un ospedale.
Siamo stati in trepida attesa che potessero arrivare le relative dotazioni, alla fine di agosto ci hanno detto che non erano più disponibili e allora ci siamo messi all’opera, ho parlato con il ministro Speranza che è stato disponibile e abbiamo reperito i fondi e realizzato quattro strutture.
A Potenza in una struttura stanno montando il pavimento e le serpentine per il riscaldamento, abbiamo una struttura completa mentre l’altra, per la quale sono stati ordinati dopo una gara 40 box pressurizzati per le degenze, per ora sarà utilizzata per il ‘drive in’ per i tamponi e le vaccinazioni e solo in caso di necessità sarà allestito il reparto covid per i paucisintomatici”.
Quanto ai vaccini:
“abbiamo predisposto una piattaforma per monitorare le operazioni e seguire quelli che dovranno fare il richiamo. Abbiamo interlocuzioni continue per verificare che i vaccini arrivino e la somministrazione venga fatta alle categorie a rischio secondo una tempistica ben precisa: prima il personale sanitario e le RSA, poi successivamente si procederà con gli over 80, con la fascia da 75 a 79 anni e poi con le altre fasce d’età a seguire.
E naturalmente si terrà conto delle fasce deboli. Seguiremo una procedura attenta con dei controlli perché con la vita e la salute non si può scherzare”.
Quanto alla “patente vaccinale” di cui si discute in queste ore, Bardi ha chiarito che se ne sta discutendo con i presidenti delle altre Regioni e probabilmente “ci sarà la possibilità di avere una certificazione per viaggiare”.
In tema di controlli ambientali sulle estrazioni petrolifere il presidente della Regione ha detto di aver avuto diversi incontri con le compagnie, chiarendo inoltre “che i controlli che facciamo sono estremamente capillari.
“C’è bisogno di una corretta informazione, perché molte volte le informazioni trasferite ai cittadini non rispondono alla realtà. Ribadisco comunque che la tutela della salute è al primo posto.
Quest’anno avremo meno royalties e di conseguenza meno introiti per la Regione – ha detto ancora Bardi – Ho avuto interlocuzioni con gli amministratori delegati di Eni e Total, stiamo lavorando per rendere meno gravose queste azioni nella nostra regione, anche attraverso anticipazioni. Non è facile, interloquiamo con dei colossi che sono sulla platea internazionale.
La nostra azione deve essere propulsiva in un mondo in cui potremmo essere anche non considerati”.
A chi gli ha chiesto su quali questioni si sia speso con maggior vigore, oltre che sull’emergenza Covid, Bardi ha risposto che al centro della sua attenzione c’è stata l’Università.
“Di facoltà di medicina si parlava tanto e da tanti anni, oggi anche per una serie di congiunture favorevoli, la conoscenza con i ministri Speranza e Manfredi, abbiamo raggiunto un risultato importante”.
Riguardo alla scuola, infine, Bardi ha ricordato che:
“sono stati stanziati 6 milioni di euro per permettere ai Comuni di acquistare quello che può servire alle scuole: termoscanner, nuovi spazi, ed altro.
È stato dato mandato ai prefetti di fare tavoli per differenziare i servizi, l’orario differenziato era impossibile, ora stiamo per varare un piano per affrontare le questioni”.