La Basilicata, dal 1° marzo, diventa zona rossa.
È quanto ha stabilito il Ministero della Salute a fronte dell’aumento dell’indice di contagiosità Rt, passato in una settimana da 1,03 a 1,51.
Dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“Anche se al momento la pressione sulle nostre strutture sanitarie rimane entro limiti contenuti, con 7 posti occupati nelle terapie intensive, e sul territorio registriamo meno focolai di infezione, nell’ultimo periodo abbiamo assistito a un aumento significativo dell’indice di contagiosità.
È questa la ragione alla base della decisione del Ministero della Salute di portare la Basilicata tra le aree del Paese dove applicare le misure più restrittive.
Un sacrificio in qualche modo inaspettato, per tanti cittadini e operatori economici lucani, che abbiamo il dovere di onorare per piegare una volta per tutte la curva dei contagi e uscire dall’incubo della pandemia.
Lo dobbiamo fare per i nostri cari, per la nostra comunità e per i medici e gli infermieri, a cui va la nostra infinita riconoscenza, impegnati in prima linea nella lotta al Covid-19” aggiunge il presidente.
Nelle zone rosse non è possibile spostarsi nemmeno all’interno del proprio Comune, ma solo per motivi di lavoro, necessità e salute.
La didattica a distanza è prevista a partire dalla seconda media e tanti esercizi commerciali, per il tempo richiesto, dovranno purtroppo riorganizzarsi.
La mia speranza, condivisa ne sono certo da tutti i lucani, è che questa sia l’ultima grande prova da affrontare tutti insieme prima di vedere finalmente la luce.
Nelle recenti interlocuzioni con i rappresentanti del governo centrale, assieme agli altri presidenti di Regione abbiamo ribadito con forza la necessità di dare piena attuazione al Piano vaccinale, attraverso un adeguato numero di dosi a disposizione dei territori per contrastare l’emergere delle varianti.
Accanto ai comportamenti responsabili da parte dei cittadini e alle misure di contenimento, il vaccino rappresenta l’unica vera arma per combattere il nuovo coronavirus”.
Ecco le regole da rispettare in zona rossa premettendo che sono vietati gli spostamenti tra Regioni qualunque siano i colori fino al 27 Marzo:
Spostamenti dal comune: in zona rossa non è consentito muoversi anche all’interno del proprio comune. Si può solo per motivi di lavoro, urgenza o salute.
E per giustificarlo serve l’autocertificazione.
Spostamenti dalla regione: spostamenti tra regioni vietati fino al 27 marzo. Ci si può spostare solo con autocertificazione e per i seguenti motivi: lavoro, salute, urgenza.
Visite a parenti e amici: adesso non è più consentito spostarsi per far visita a parenti o amici, nel proprio comune o al di fuori di esso.
Seconde case: in zona rossa è vietato spostarsi verso le seconde case, perché non rientra nei soli motivi autorizzati di lavoro, salute, urgenza.
Bar e ristoranti: Bar e ristoranti sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto e per la consegna a domicilio.
Negozi aperti: i negozi sono chiusi. Restano aperte farmacie e punti vendita di beni di prima necessità.
Scuole: nelle zone rosse la riapertura riguarda quelle dell’infanzia, le elementari e la prima media.
Dalla seconda media in su si va in Didattica a distanza.